Adriano: “L’Inter nel cuore, fiero della mia storia con i nerazzurri”

di Marco Ciogli, pubblicato il: 02/09/2017

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1 Adriano Leite Ribeiro, conosciuto meglio con il soprannome l’Imperatore è stato uno degli attaccanti più forti della storia Inter, con un percorso travagliato e qualche rimpianto2 Poi qualcosa si è rotto3 Oggi Adri sembra stare molto meglio, parla ancora di Inter e di come ancora provi affetto per i colori nerazzurri4  Per prima cosa come stai? E di cosa ti occupi?5 Segui ancora il campionato italiano? Tifi Inter?6 Che ricordi ti legano al mondo nerazzurro?7 Sei ancora il calciatore con più reti in Champions League della storia dell’Inter. Pentito di essere andato via poco prima del Triplete?8 In molti pensano che avresti potuto vincere il Pallone d’Oro. Ibrahimovic ha detto che sei il più forte con cui abbia mai giocato. È andato qualcosa storto?Adriano Leite Ribeiro, conosciuto meglio con il soprannome l’Imperatore è stato uno degli attaccanti più forti della storia Inter, con un percorso travagliato e qualche rimpianto

Adriano, un nome che tutti i nerazzurri ricordano ancora con enorme affetto, l’imperatore, un giocatore come pochi ne sono passati a San Siro.

Era il 2001, amichevole estiva di lusso contro il Real Madrid dei sogni, all’85° entra un ragazzino, 19enne e si avvicina alla palla.

Un calcio di punizione dai 20 metri, e quel ragazzino brasiliano che sistema la palla con cura, l’arbitro fischia e Adri tira una sassata a 140 all’ora. Gol.

Gli sguardi di tutti i giocatori si posano su di lui, con grande sorpresa, capitan Zanetti, uomo di calcio, afferma “abbiamo trovato il nuovo Ronaldo”.

Dopo quel gol per lui un lento girovagare per l’Italia, tra Fiorentina e Parma, fino al ritorno in nerazzurro nel 2004.

E in nerazzurro diventa un giocatore come pochi ne esistono al mondo, a 23 anni viene incoronato come l’attaccante più forte del mondo.

Una carriera destinata all’olimpo del calcio, Adri aveva tutto, dribling, velocita, tecnica e potenza, anzi stra potenza fisica.

I portieri avevano paura di mettersi sulla traiettoria dei suoi tiri, sassate a 140 kh/h, tutti ricordano la traversa col palermo e quella palla tornata a centrocampo.

Tutti ricordano il suo gol all’udinese, dopo aver saltato anche gli spettatori.

Un giocatore eccezionale, ed una persona buona, tutti, ma proprio tutti quelli che conoscono Adri lo dicono.

Generoso, buono con tutti, mai un litigio, Adriano non ha mai scordato le sue origini, anzi rimarcava con forza la sua provenienza dalle Favela.

Adri è quello che pagò andata e ritorno Milano Rio per 50 persone, solo per farle assistere al derby, perchè lui era Adri, era generoso.

Poi qualcosa si è rotto

A 24 anni Adriano era davvero uno dei giocatori più forti del mondo, sarebbe potuto andare da qualsiasi parte, il Real Madrid lo voleva fortemente.

Ma non, lui è rimasto in nerazzurro perchè, perchè lo voleva, perchè era riconoscente a Moratti e voleva vincere con l’Inter.

Poi qualcosa è andato storto, la morte del padre che era la sua bussola morale, e li sono iniziati i problemi, anche con l’alcol.

Per sua stessa ammissione dopo la morte del padre è caduto in depressione, spesso si è presentato ubriaco agli allenamenti.

Ma Moratti, che è sempre stato più un padre che un presidente con i suoi giocatori, lo ha preservato, adducendo problemi fisici per giustificare la sua assenza.

Ma si vedeva, Adri non era neanche l’ombra del giocatore che era stato, e li è iniziato il suo declino.

Oggi Adri sembra stare molto meglio, parla ancora di Inter e di come ancora provi affetto per i colori nerazzurri

Intervistato da “fcinternews” ha rilasciato alcune dichiarazioni su se stesso e su l’Inter.

 Per prima cosa come stai? E di cosa ti occupi?

“Io sto benissimo, grazie. Ho la mia attività in Brasile. Affari…”

Segui ancora il campionato italiano? Tifi Inter?

“Sì, come no. Fino oggi quando ascolto la canzone: “Che confusione, sarà perché tifiamo, è un giocatore che tira bombe a mano, alzati in piedi per questo brasiliano, batti le mani, in campo c’è Adriano”! mi riempio di emozione…”.

Che ricordi ti legano al mondo nerazzurro?

“Tanti ricordi bellissimi. I tifosi, i miei compagni, non saprei che dire, sono davvero tanti”

Sei ancora il calciatore con più reti in Champions League della storia dell’Inter. Pentito di essere andato via poco prima del Triplete?

“Ho una bella storia all’Inter. E ne sono orgoglioso di questo”.

In molti pensano che avresti potuto vincere il Pallone d’Oro. Ibrahimovic ha detto che sei il più forte con cui abbia mai giocato. È andato qualcosa storto?

“Voglio solo dire che Ibra è un grande. È stato meraviglioso giocare con lui. Colgo l’occasione per ringraziarlo delle belle parole che ha speso nei miei confronti (lo svedese ha spiegato come Adriano sia stato il giocatore più forte con il quale abbia mai giocato, ndr). Zlatan è sempre nelle mie orazioni. E voglio anche dire grazie a tutti che mi seguono. Dio è con voi”.

Fonte: fcinternews

 

 


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