Inter news, primati e bel gioco: i segreti di mister Inzaghi

di Riccardo Cisilino, pubblicato il: 08/01/2022

Inter news, primati e bel gioco: i segreti di mister Inzaghi.

È un'Inter che piace e diverte quella che il tecnico Simone Inzaghi (recupera qui i sogni del mister in vista dell'estate), arrivato alla Pinetina in estate dopo la partenza di Antonio Conte, ha plasmato in questi mesi. Idea di collettività, gol e bel gioco i cardini del suo pensiero. Come analizza quest'oggi (sabato 8 gennaio 2022, ndr) Luigi Garlando nel suo confronto tra Inter e Milan, tra le pagine de La Gazzetta dello Sport nell'ottica di un derby per lo scudetto, l'allenatore nerazzurro è riuscito a risollevare una squadra che, dopo le partenze di Hakimi e Lukaku si sentiva indebolita. Il segreto? Minimizzare l'importanza dei due.

Proprio così, come viene spiegato: “Hakimi e Lukaku erano due motori da ripartenza. Inzaghi ha costruito un'Inter che domina più che ripartire, che agisce invece che reagire”. La formula sembrerebbe, ad oggi, funzionare bene. I nerazzurri, dal suo arrivo, hanno giocato un totale di 25 partite conquistando 17 vittorie, 5 pareggi e 3 sconfitte. A questi numeri vanno aggiunti diversi primati, tra i quali il maggior numero di gol segnati (49 reti) e quello di più tocchi in area avversaria (ben 574, a pari merito con l'Atalanta).

Non vanno poi dimenticati i tiri nello specchio (127 totali; +22 sul Sassuolo in seconda posizione) ed i gol subiti (15 a pari merito con il Napoli). Proprio i partenopei superano i nerazzurri nel totale dei cleen sheet con 10, contro i 9 di Handanovic & Co.. Inzaghi, come si può evincere dai numeri, è riuscito a plasmare la squadra a sua immagine e somiglianza trovando la giusta combinazione degli interpreti e fondando sul bel gioco la sua idea di calcio: “Nella nuova idea tattica, Calhanoglu è più importante del belga e del marocchino. […] Un'Inter così dominante, anche grazie alla nuova interpretazione di Perisic, un'Inter che pressa invece di scappare, ha rimosso anche la dipendenza da Conte, perché ora la squadra prende coraggio direttamente dal gioco e non dalle urla del mister a bordo campo” (leggi qui la possibile data del recupero contro il Bologna).


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