Sensi, gioiello triste: talento, fragilità  e… Polemiche

di Nicolò Toccaceli, pubblicato il: 09/09/2021

Stefano Sensi potrebbe pagare carissimo il post sui personali profili social che rassicurava i tifosi dell'Inter sulle sue condizioni. “Sto bene ragazzi, non ho nulla”, aveva scritto il centrocampista nerazzurro qualche ora dopo essere stato escluso dalla lista dei convocati per la sfida contro la Lituania e aver lasciato il ritiro azzurro per un fastidio al polpaccio. Un messaggio che ha irritato l'ambiente azzurro e che – come ha sottolineato il 'Corriere della Sera' – non è piaciuto al ct Roberto Mancini. “Non ho visto il post. Non ho ricevuto telefonate, se possiamo salvaguardare chi ha giocato tante partite ravvicinate lo facciamo, come abbiamo sempre fatto”, ha tagliato corto Mancini nelle dichiarazioni post partita. Ma Sensi a questo punto rischia grosso in vista delle Final Four di Nations League in programma nel prossimo ottobre.

Una carriera, quella dell'ex Sassuolo, caratterizzata da alti e bassi non tanto di rendimento quanto di integrità fisica. Se poi vi si aggiunge quella morale, su cui in queste ore è stato posto un punto interrogativo dai più, si scorge un velo di tristezza nel volto di chi scrive. Triste come il gioiello di Simone Inzaghi, che ha dimostrato di puntare sulle qualità di Sensi già all'esordio ufficiale contro il Genoa, e che vorrebbe replicare domenica nella complicata trasferta di Genova, con Stefano che ruoterebbe attorno al perno centrale Edin Dzeko nel 3-5-1-1. Con Lautaro Martinez e Correa di ritorno in Italia soltanto a poche ore dalla sfida di Genova dopo gli impegni con la Nazionale argentina e con Sanchez in fase di recupero ma non ancora al massimo della condizione, Sensi rappresenterebbe infatti per Inzaghi una validissima ipotesi per il reparto offensivo.

Un'arma in più, dunque, da un giocatore che tuttavia resta fragile come come un cristallo. Il problema di Sensi non è sempre lo stesso, varia. Il giocatore non ha una struttura tale da favorire gli infortuni, deve però lavorare maggiormente sulla prevenzione. Inutile parlare di mistero, è un giocatore delicato, lo dimostra la carriera. Di certo Stefano uscirà rafforzato nel carattere: in certe situazioni o affondi o torni più forte di prima. Non c'è altra strada. E il ragazzo, anche grazie alla fiducia di Simone Inzaghi, ha tutta l'intenzione di recuperare il tempo perduto.


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