Inter, rigori che passione! Da Milito a Lautaro: i rigoristi dell’ultimo decennio

di Riccardo Cisilino, pubblicato il: 11/11/2021

Inter, rigori che passione! Da Milito a Lautaro: i rigoristi nerazzurri dell'ultimo decennio.

Negli ultimi giorni, dopo i due tiri dal dischetto conquistati nel derby della Madonnina – uno realizzato da Calhanoglu e l'altro sbagliato da Lautaro Martinez -, si è parlato molto delle gerarchie nerazzurre per i tiri dagli undici metri (leggi qui il parere, in esclusiva per Interdipendenza.net, di Fabrizio Biasin). C'è chi ritiene l'argentino non molto freddo, altri che pensano che il turco debba essere il designato per calciare in caso di penalty a favore. Si sa, come è normale, che i pareri sono contrastanti. Questo è il bello del gioco del calcio.

Si pensi solamente, negli ultimi 10 anni, quanti si sono succeduti a calciare dal dischetto. Chi con buone medie – si pensi a Milito e Lukaku -, chi meno. Ciononostante, prendendo d'esempio El Principe anche lui, nonostante delle stagioni a livelli sovrumani ha ricevuto delle critiche. Da Milito a Lautaro, ecco i rigoristi nerazzurri dell'ultimo decennio nerazzurro.

La nostra analisi, o meglio disamina, raccolta, lista parte dall'annata 2009/2010 coronata con la vittoria del famigerato Triplete. Per stilare il nostro elenco usufruiremo dell'ausilio del portale Transfermarkt.it che, per ogni evenienza, si fa trovare sempre pronto. Tenendo conto solamente della Serie A, in quell'annata, i rigoristi furono due: Diego Alberto Milito e Samuel Eto'o. Quattro rigori su quattro per l'argentino e due su due per il camerunense, uno score del 100% per entrambi. L'annata successiva, la questione degli undici metri, fu prerogativa del numero 9 che, su 6 tentativi, ne realizzò 5 (più uno in Champions League). El Principe tirò solamente un penalty nella sfida persa, il 27 agosto 2010, nella Supercoppa Europea contro l'Atletico Madrid fallendo il possibile 1-2 nel finale di partita.

L'argentino poté però rifarsi nel 2011/12 dove tornò come primo rigorista, suo vice Pazzini, e su 10 rigori calciati ne mise a segno 8 sbagliandone solamente due – consecutivi contro Chievo ed Atalanta – che gli valsero, come preannunciato, alcune critiche da parte degli addetti ai lavori. Anche il Pazzo Pazzini non fu impeccabile. Segnò sì in Champions League, ma sbagliò il rigore del possibile pareggio contro l'Udinese all'89' del match del 3 dicembre 2011. L'annata successiva tocco sempre al numero 22, infallibile con tre centri su tre, che due volte venne sostituito da Ricardo Alvarez con uno score del 50% (gol nella sconfitta a Napoli, errore in quella interna contro la Lazio).

Il 2013/14 fu particolare con un solo rigore in tutta la stagione che venne sbagliato da Milito contro il Bologna, nel match terminato 2 a 2, all'84' minuto. In Coppa Italia i tiri dal dischetto furono divisi tra Palacio e Taider (due in totale). Andò meglio, in termini numerici, la stagione successiva che vide Mauro Icardi assoluto protagonista dagli undici metri con quattro gol segnati su cinque tentativi in campionato (altri due tiri dal dischetto furono effettuati da Shaqiri e Palacio). Nel 2015/16 i tiri dal dischetto, in campo Nazionale, tornarono a diminuire assestandosi a tre dei quali due realizzati (Jovetic ed Icardi) ed uno sbagliato (Icardi).

L'ex numero 9 argentino tornò protagonista l'anno successivo quando su quattro tentativi ne realizzò tre; un altro venne sbagliato da Candreva contro il Genoa (gol del possibile pareggio all'87'). Sempre Maurito, che nelle stagioni trascorse in nerazzurro ricopriva il ruolo di rigorista principale, realizzò 6 rigori su 7 nell'annata 2017/18. L'anno successivo, invece, si alternarono tre rigoristi: Icardi (principale), Perisic e Lautaro. L'ex bomber, attualmente al PSG, realizzò 5 rigori su 6 in Campionato, mentre il croato fece due su due. Per El Toro, ai sui primi rigori in maglia Inter, ci fu la gioia del derby e quella in Champions League.

Nel 2019/20, con l'arrivo di mister Conte in panchina e quello di Romelu Lukaku in campo, le gerarchie cambiarono. Venne deciso per il dualismo tra il belga e l'argentino, con l'outsider Esposito in rete contro il Genoa, dal quale scaturì un 6 su 6 per Romelu ed un due su tre per Lautaro. Spazio anche per Sanchez con il rigore trasformato contro il Frosinone. La scorsa annata, 2020/21, fu ancora di più a marchio di Romelu Lukaku che, ancora una volta, fece segnare un 100% realizzando 6 penalty su 6. I restanti: due su due per Lautaro ed uno 0 su 1 per Sanchez contro la Sampdoria.

Nell'annata attuale, come riferito nella premessa, nonostante le idee chiare di Simone Inzaghi (rileggi qui le sue parole nel post partita del derby) non sembrerebbe esserci una gerarchia ben definita in quanto sul dischetto si sono presentati già quattro calciatori: Perisic (a segno), Dimarco (errore contro l'Atalanta), Calhanoglu (gol nel primo rigore contro il Milan) e Lautaro Martinez (uno su due, con l'errore pesante del secondo rigore contro i cugini rossoneri).

A chi toccherà il prossimo? Non resta che attendere.


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