Inter, Thuram si confessa: le parole sugli inizi. E sugli idoli calcistici sceglie due fenomeni della storia nerazzurra

di Gianfranco Rotondo, pubblicato il: 17/03/2024

Inter, Thuram si confessa. La squadra nerazzurra, oggi, è impegnata della complicatissima partita di campionato contro il Napoli. Una sfida in cui i nerazzurri dovranno rispondere presente con i tre punti per iniziare a cancellare la cocente delusione per l’eliminazione in Champions League. Intanto, a poche ore dalla partita, l’attaccante nerazzurro, Marcus Thuram, ha parlato ai microfoni dei canali ufficiali del club per il Matchday Programme.

Ecco le parole di Thuram: “Tutti i momenti che ho vissuto con un pallone tra i piedi fanno parte della mia storia, da quando da piccolo andavo in campo con mio padre a giocare al termine delle partite, ai tempi del Barcellona, alla mia prima gara da professionista allo Sochaux nel 2015. Ricordo che sono entrato più o meno all’80’, l’adrenalina era tanta ma è stato bello, è un ricordo emozionante. Al Borussia invece sono cresciuto molto come uomo e giocatore perché mi sono affacciato alle competizioni europee, ho giocato grandi partite e ho debuttato nella Nazionale maggiore”.

Sugli idoli: “Ronaldo era uno dei miei preferiti, i miei genitori mi hanno sempre raccontato che per farmi lasciare una coperta che mi portavo sempre dietro da piccolo mi avevano dovuto dire che l’avrebbero data a lui e solo così mi sono convinto a consegnarla! E poi c’era Adriano, mi piaceva tutto quello che faceva in campo e ho sempre sognato di essere un giorno un attaccante come lui. Fuori dal calcio? LeBron James, semplicemente il migliore”.

Sulle date da ricordare: “La data di nascita di mio fratello Khéphren, è un punto di riferimento per me. La finale della Coppa del Mondo che abbiamo perso. È una data che rimarrà a vita, è stato molto duro perderla, è un momento che mi ha insegnato tanto. E il giorno in cui è nato mio padre”.


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