Ausilio: “pensavamo di aver superato il FFP”. Che vuol dire pensavamo? Qualcuno può spiegare?

di Mario Spolverini, pubblicato il: 01/09/2017

Indice dei contenuti

1 Le parole di Ausilio al Corriere della Sera2 Chi “pensava” e perché?3 Interrogativi che pesano come macigni per i tifosi4 Qualcuno può spiegare?Le parole di Ausilio al Corriere della Sera

Si è svolto nei giorni scorsi a Milano un workshop organizzato dalla Associazione Italiana dei direttori sportivi.
Tra le interviste di corridoio, risalta quella di Piero Ausilio, riportata tra gli altri dal Corriere della Sera.
A proposito del FFP e del mercato, prendiamo spunto per una riflessione dalle testuali parole del DS nerazzurro riportate dal quotidiano milanese:
pensavamo di aver superato lo scoglio del Fair Play Finanziario.
Ci sono patti da rispettare con l’Uefa, il Fair Play esiste, pensavamo di essere più mobili
».
Sono dichiarazioni che, prese alla lettera, lasciano molto perplessi.

Chi “pensava” e perché?

Che vuol dire il massimo dirigente del settore sportivo nerazzurro quando dice “pensavamo di aver superato il FFP?”
Vuole dire quello che temiamo?
Cioè che il vertice nerazzurro ha inquadrato gli effetti dell’agreement firmato da Thohir due anni fa solo a mercato in corso?
“Pensavamo”??
Perché pensavate di aver superato il FFP? Quando vi siete accorti che non era così?
Ausilio ci spieghi per favore!!
I tifosi possono non sapere, hanno il diritto di non conoscere i dettagli.
Ma il responsabile dell’Area Sportiva no.

Interrogativi che pesano come macigni per i tifosi

Dove era Ausilio quando il Presidente trattava e definiva con l’Uefa l’accordo ?
Non aveva anche allora l’incarico di DS nerazzurro?
Nessuno si era reso contro che l’accordo prevedeva che il risultato aggregato dei periodi 2015-16, 2016-17 e 2017- 18 non poteva superare la perdita di 30 milioni?
E nessuno si era accorto che già l’esercizio 2015-16 si era chiuso con la contabilizzazione di tale perdita?
Possibile che nessuno in società lo avesse avvertito che i due bilanci successivi dovevano dunque chiudersi in pareggio e che ovviamente sarebbe stata necessaria una forte capacità di autofinanziamento per far fronte ad un mercato ambizioso?

Qualcuno può spiegare?

E anche se tutto ciò fosse vero (e ci auguriamo di no), che bisogno aveva Ausilio di dirlo ai quattro venti?
Ma forse è meglio così, almeno anche gli appassionati possono capire meglio e fino in fondo le logiche strane che hanno caratterizzato il mercato nerazzurro.
Sarebbe davvero interessante avere un’interpretazione autentica di queste frasi da qualcuno della società.


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