Lo Scudetto di… Brozovic: da epurato al tricolore Epic

di Gianfranco Rotondo, pubblicato il: 05/05/2021

Primo aereo per Siviglia. Anzi no, ritorno a Milano. La storia di Marcelo Brozovic con la maglia nerazzurra può essere riassunta da questo episodio che ha visto il centrocampista croato partente per la Spagna, per poi far ritorno alla Pinetina, su richiesta di Luciano Spalletti, che gli ritagliò un nuovo ruolo grazie al quale lo stesso Brozovic è diventato il centrocampista che conosciamo oggi. Un’altalena di situazioni che ha portato dai fischi dei tifosi per un atteggiamento troppo indolente in campo, fino alla conquista del tricolore come colonna portante della squadra di Antonio Conte.

Marcelo Brozovic è stato ed è questo. Un giocatore che si è ripreso l’Inter e l’ha accompagnata fino ad un traguardo che è mancato per bene undici anni. Un giocatore che da quando è stato messo davanti alla difesa è riuscito a migliorarsi e a migliorare tutta la squadra. Centrocampista completo sia di quantità che di qualità, la sua presenza sembra sempre impercettibile, ma la sua assenza fa sempre molto rumore, dal momento che la squadra ne risente. Vera e propria turbina del centrocampo. In questa stagione, tra l’altro, è riuscito anche ad apprendere movenze nuove, alternandosi con Christian Eriksen per il ruolo di regista arretrato da cui parte l’azione e facendo parte di un centrocampo in cui le posizioni ed i compiti sono sempre interscambiabili.

Brozovic ha fatto il salto di qualità, anche se non quello definitivo, perché con le sue qualità può dare ancora tantissimo alla causa nerazzurra. Da epurato a leader, il croato è riuscito a vincere il suo primo trofeo italiano, in una stagione dal rendimento incredibile che lo ha reso insostituibile agli occhi di Antonio Conte e che lo ha reso, finalmente, un giocatore davvero Epic.


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