La conferenza stampa di Inzaghi, Liverpool favorito ma fiducia nei suoi

di Diego De Cicco, pubblicato il: 15/02/2022

Simone Inzaghi ha appena concluso la sua conferenza stampa in vista di Inter- Liverpool di Champions League di domani a San Siro (qui le ultime sulla formazione). Ecco le domande e le risposte del mister nerazzurro.

Delle squadre inglesi si dice che fanno un altro sport per tipologia di gioco e intensità. Pensa che questa eventuale distanza è annullabile in un doppio confronto?

“Le squadre inglesi sono molto forti, tutte hanno vinto i loro rispettivi gironi di Champions tranne il Chelsea. Il Liverpool è sicuramente tra le squadre più forti in Europa. I miei ragazzi meritano di giocare partite del genere, sono tanti anni che non facevamo un ottavo di finale e ce la giocheremo con le nostre armi.”

Secondo Rafa Benitez domani sarà una partita alla pari tra due squadre molto propositive. Come la vede lei? Si parte alla pari o il Liverpool è favorito?

“Forse il Liverpool è favorito ma la determinazione farà la differenza, i miei ragazzi hanno dimostrato di averne da vendere e anche domani sarà così.”

Dal 2018 l'Inter ben 9 volte è uscita sconfitta in Europa. Pensi che davvero la squadra adesso abbia una dimensione europea?

“La fiducia per domani è data dai segnali che mi da la squadra. Sabato abbiamo giocato un'ottima partita contro un forte Napoli. il primo tempo è stata una partita normale e in queste partite serve di più. Non ci siamo disuniti neanche dopo aver preso il rigore contro. Nel secondo tempo abbiamo mostrato la voglia di vincere il match. Quel secondo tempo mi da la fiducia che domani giocheremo contro una grande squadra, ma non partiremo battuti.”

Questione attaccante. Perché dovrebbe giocare Lautaro e perché dovrebbe giocare Sanchez?

“In questo momento hanno tutti le stesse possibilità di giocare. Oggi e domani avremo gli ultimi due allenamenti dove vedremo con attenzione tutti e tre  gli attaccanti, due giocheranno e uno partirà in partita in corso. Ho la fortuna di avere giocatori molto maturi che accettano le scelte, poi di volta in volta cerco di farli ruotare perché giocando ogni tre gionrni è difficile recuperare energie fisiche e mentali.”

In questo 2022 quanto da fastidio portarsi dietro l'asterisco della gara ancora non giocata con il Bologna?

“Per quanto riguarda il recupero di campionato è successo e va accettato. Ci sono abituato. Un anno con la Lazio una partita con l'Udinese fu trascinata a lungo, idem lo scorso anno con la partita tra Lazio e Torino. A tempo debito penseremo al Bologna, ora la nostra priorità si chiama Liverpool.”

Quanto è grande la voglia di giocare una partita così importante tenendo conto che i quarti di Champions mancano da 11 anni?

Il primo step era arrivare agli ottavi. Ora vogliamo arrivare ai quarti sapendo che abbiamo di fronte un top club, ma le partite iniziano tutte 0 a 0 e ce la giocheremo con le nostre forze e stando attenti ai dettagli che sono fondamentali in queste partite.

Si aspettava di arrivare a Inter-Liverpool avendo perso punti con Milan e Napoli e con un gioco non brillante come prima?

“Sapevamo che avremmo affrontato due partite dure. Personalmente sono molto soddisfatto in quanto per 70 minuti abbiamo giocato un grande derby e a Napoli abbiamo fatto un ottimo secondo tempo. Non sono soddisfatto del solo punto raccolto, quello sì, ma per quello che abbiamo espresso abbiamo fatto due grandi partite contro due squadre che insieme a noi e alla Juventus, che ha fatto un grande mercato, si giocheranno il titolo fino all'ultima giornata.”

Cosa avete imparato dalle due partite che il MIlan ha giocato contro il Liverpool?

“Abbiamo visto quelle gare e anche quelle recenti del Liverpool, che ha una rosa lunga, grandi giocatori e un grandissimo allenatore. Bisogna essere bravi in qualsiasi momento, sia quando avremo palla noi sia quando ce l'avranno loro. Hanno giocatori come Van Dijk e Henderson che danno palle lunghe e precise, i terzini hanno piedi da registi e possono creare problemi in tutte le parti del campo.”


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