Inter, questo è il Liverpool: Salah e non solo. Tutte le armi dei Reds

di Gianfranco Rotondo, pubblicato il: 13/12/2021

Inter, l’urna di Nyon ha scelto il Liverpool di Jurgen Klopp.

Dopo una giornata pazzesca per quanto riguarda i sorteggi di Champions League, il responso definitivo ha scelto i Reds per la squadra di Simone Inzaghi. Una sfida a dir poco complessa che dirà tanto della condizione e del livello, quantomeno in ambito europeo, raggiunti da parte dell’Inter in un doppio confronto da brividi.

Sì, perché gli uomini di Klopp rappresentano, oggi, una delle squadre più complete e più forti del mondo che fanno della proposta offensiva, dell’organizzazione di gioco e del ritmo le proprie armi migliori. Ma queste armi hanno bisogno di chi le innesca e proprio per questo anche i singoli in rosa sono tra gli interpreti migliori nei propri ruoli. A partire dalla porta, in cui l’ex Roma, Alisson sta dimostrando ancora di più rispetto a quanto era in Italia il proprio valore, per non parlare della linea difensiva con Alexander-Arnold e Robertson sugli esterni, ma soprattutto con Virgil van Dijk al centro della difesa e vero e proprio leader carismatico della squadra.

Centrocampo fatto di quantità, ma anche di tecnica, con Fabinho a fare da frangiflutti per gli attacchi avversari e Thiago Alcantara a palleggiare ed inventare per i compagni, oltre che a regalare una discreta dose di gol. Infine, forse, il reparto più temibile: l’attacco. Jurgen Klopp, in questo frangente, ovunque pesca può stare tranquillo, con il trio delle meraviglie formato da Salah, Firmino e Manè, ma con due grandi talenti pronti a dare il loro contributo in zona gol come lo sono Diogo Jota e Divock Origi.

Insomma, un sorteggio peggiore non poteva esserci. Di sicuro l’Inter dovrà provare ad arginare la marea rossa cercando di migliorare rispetto alla partita contro il Real Madrid, sfida in cui quando i blancos decidevano di attaccare, davano l’impressione di poter creare sempre qualcosa di dannoso per le squadra nerazzurra. Servirà tanta organizzazione, tanto agonismo e tanto ritmo. Inzaghi avrà ancora un paio di mesi per pensare a quali armi utilizzare contro questa squadra ricca di campioni e soluzioni.


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