Inter-Cagliari, le pagelle di una squadra perfetta: così è lecito sognare

di Antonio Russo, pubblicato il: 12/12/2021

L'Inter vince ancora, e lo fa con una prestazione che trascende la meraviglia contro il Cagliari. Un 4-0 che avrebbe potuto essere moltiplicato per due o per tre senza Cragno, ma soprattuto un primato in classifica riconquistato. Tutti promossi, con menzione d'onore per il centrocampo: di seguito le pagelle dei nerazzurri.

HANDANOVIC 6: Una parata relativamente comoda nella prima frazione, poi ha tolto i guantoni per prendere in mano un mojito e godersi lo spettacolo offerto dalla sua squadra.

SKRINIAR 6,5: Se dovessimo giudicare solo la fase difensiva questo spazio oggi resterebbe vuoto, perché l’Inter ha giocato unicamente nella metà-campo avversaria. Ottimo in fase di spinta; con le sue sovrapposizioni ha creato tanti grattacapi agli ospiti.

DE VRIJ 6,5: Finalmente torna in campo il regista della difesa nerazzurra, che, come al solito, gestisce la retroguardia con sapiente maestria. Poco impegnato, è vero, ma soprattutto per merito dell’Inter.

BASTONI 7: Chiamarlo difensore è esageratamente riduttivo, perché la sua partita, come spesso accade, si svolge perlopiù sulla trequarti avversaria. Incredibile quante occasioni nascano dai suoi piedi, che sembrano più quelli di un fantasista.

DUMFRIES 7: Un giocatore completamente rinato nelle ultime settimane, che oggi ha messo in scena forse la sua miglior prestazione in nerazzurro. Tanta corsa, tanta qualità e tante occasioni nate dai suoi piedi, come quella del rigore (poi sbagliato) nel primo tempo. Benvenuto Denzel!

BARELLA 8: Chiamato a una prestazione importante per riscattare Madrid, il numero 23 incanta in quel del Meazza. Due assist (di cui uno meraviglioso per Sanchez), una miriade di tiri e un paio di miracoli di Cragno a negarli il gol. Un centrocampista con grinta e qualità senza eguali in Serie A.

BROZOVIC 7,5: L’ennesima lectio magistralis del professore, che in regia si trova alla perfezione come un amante dei libri nella Library of Congress di Washington. Non sbaglia un pallone, illumina il campo con le sue giocate chirurgiche e detta i tempi a tutta la squadra. Ingiocabile.

CALHANOGLU 8: Non smetteremo mai di ringraziare il Milan per averci regalato questo giocatore totale, in grado di fare praticamente tutto in quella zona del campo. La mediana sembra il suo habitat naturale, e quando decide di alzarsi crea di tutto e di più, come il gol capolavoro da fuori area nella ripresa. Mai visto un Calha così sull’altra sponda del naviglio.

PERISIC 7: Solita partita di enorme sostanza per Ivan il terribile, che in campo catechizza tutti i suoi compagni, dimostrando tutte le sue doti da leader. Oggi si è limitato a gestire la palla, lasciando la scena agli altri nerazzurri in campo.

LAUTARO 7,5: Una partita quasi perfetta quella del Toro, che senza Dzeko è chiamato ad occupare il ruolo di prima punta e lo fa alla grande, realizzando una doppietta. Unica nota stonata il rigore sbagliato nel primo tempo: ecco, forse il tiro dagli undici metri non fa proprio per lui.

SANCHEZ 7,5: Il calcio di Sanchez è qualcosa di diverso, ha il profumo di Sudamerica e di passione per il pallone. In campo è imprendibile e fa quello che vuole, come il gol in sforbiciata da annali del calcio. Un talento cristallino, una meravilla.

Dalla panchina:

(Dal 72’) DIMARCO 6: Una riserva che in realtà è un titolare aggiunto, e con lui in campo aumenta la capacità balistica di questa squadra.

(Dal 72’) VIDAL 6: Entra per far rifiatare un pochino Brozovic, e riesce a gestire bene il campo nell’ultimo quarto di gara.

(Dal 72’) SATRIANO 6: Spazio anche per il giovane uruguaiano stasera, che però non riesce a graffiare come avrebbe potuto.

(Dal 76’) SENSI 6: Sta accumulando minutaggio, la cosa più importante per lui in questo momento.

(Dal 82’) ZANOTTI 6,5: Esordio nel calcio dei grandi per il canterano nerazzurro, che per poco non festeggia la sua prima presenza con un assist per Sanchez, il cui tiro si schianta sul palo. Buona fortuna al ragazzo, che adesso ha sentito l’odore del calcio che conta.

All. INZAGHI 10-: Ha costruito una macchina perfetta, in grado di dominare la partita contro chiunque. Il gioco dell'Inter è meraviglioso, e in campo i giocatori sembrano divertirsi come ragazzini. Perché quel meno? Perché adesso Simone deve prendere una decisione sul rigorista, la roulette russa ad ogni tiro dagli undici metri non è il massimo.


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