Inter-Atalanta, la rivincita di Gasperini: l’ex dal dente avvelenato

di Vincenzo Mirto, pubblicato il: 23/09/2021

Sabato pomeriggio andrà in scena allo Stadio San Siro il primo “big match” per i nerazzurri di questo campionato contro l’Atalanta dell’ex dal dente avvelenato Gian Piero Gasperini. Una sfida particolare specialmente per il tecnico piemontese che nel corso degli ultimi anni ha lanciato diverse frecciate sulla sua breve esperienza all’Inter.

Gasperini ha allenato i nerazzurri per appena tre mesi nella stagione 2011/2012. Arrivato in estate tra diverse perplessità e una rosa in rivoluzione reduce dal ciclo vincente che portò al triplete nerazzurro, perse subito la prima partita ufficiale in Supercoppa Italiana contro il Milan. Dopo un avvio di stagione disastroso con una sconfitta in Champions League contro il Trabzonspor, un  pareggio e 2 sconfitte in campionato, contro Palermo e la neopromossa Novara, Massimo Moratti decise subito di esonerarlo e puntare su Claudio Ranieri.

Il tecnico è tornato più volte a parlare della sua fallimentare e sfortunata esperienza in nerazzurro spiegando che sia stato esonerato per differenti visioni con la dirigenza. L’allenatore ha rimproverato a Moratti la poca chiarezza sul mercato e la partenza inaspettata di Samuel Eto’o. Il patron nerazzurro cedette il camerunese per questioni di bilancio ma poi comprò altri 9 giocatori in quella sessione di mercato. Giocatori non funzionali allo stile di gioco e al 3-4-3 utilizzato da Gasperini, che avrebbe richiesto al presidente soltanto tre rinforzi: un difensore, un centrocampista e Rodrigo Palacio ( che approdò a Milano qualche tempo dopo). Nel corso di una sua intervista alla Gazzetta dello Sport di qualche anno fa, il tecnico ha svelato di aver pensato alle dimissioni prima dell’inizio del campionato. Negli ultimi anni ha spesso attaccato l’Inter anche indirettamente, dichiarando di non aver mai allenato una grande squadra nel corso della sua carriera.

Una volta archiviata la sua parentesi all’Inter, Gasperini si è rimboccato le maniche e riscattato, ritornando a Genoa per poi approdare all’Atalanta dove si è rivelato come uno dei migliori tecnici della Serie A.


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