Moratti: “Guido Rossi era un uomo libero. Sullo scudetto assegnato all’Inter…”

di Andrea Coppini, pubblicato il: 22/08/2017

Massimo Moratti ha commentato la scomparsa di Guido Rossi

Massimo Moratti ricorda Guido Rossi, commissario straordinario della Figc nell’estate di Calciopoli scomparso ieri all’età di 86 anni. Queste le parole dell’ex presidente nerazzurro rilasciate al Corriere della Sera e a Il Giorno:

Presidente, che ricordo ha di Guido Rossi?
“Ho un ricordo splendido. È un grande valore che se ne va, una figura di cui sentiremo la mancanza. Ci siamo conosciuti per ragioni professionali. Era un giurista colto e raffinato, un uomo libero e un grande intellettuale”.

In tanti hanno detto che non è stato imparziale nelle sue scelte da Presidente FIGC.
“Da presidente della Federazione si comportò in maniera specchiata. Affidò tutta Calciopoli al giurista Cesare Ruperto e le decisioni che vennero prese furono confermate da tutti i tribunali”.

Assegnò anche a tavolino lo scudetto del 2006 all’Inter dopo la retrocessione della Juventus e la penalizzazione del Milan.
“Lo sa che non ci siamo mai sentiti in quel periodo?”.

Si sapeva che era vicino all’Inter ed era stato anche nel cda.
“Guido aveva una grande onestà intellettuale. E il nostro rapporto di amicizia era fatto anche di rispetto. Attorno a lui c’erano persone di legge, in Federazione aveva chiamato Ruperto e Borrelli… Quando lasciò la presidenza mi disse: ‘Lo sai che sei stato l’unico presidente che non mi ha mai chiamato?'”.

Neanche per un consiglio?
“Niente. Ripeto: Guido era una persona straordinaria, il primo italiano laureato ad Harvard, un uomo abituato a decidere da solo dopo aver consultato il meglio in ogni campo. L’amicizia è un fatto privato che si basa su stima e affetto. Io e mia moglie Milly abbiamo condiviso con lui visioni e progetti, molte volte parlando proprio della città in cui siamo orgogliosi di essere”.

Fu un periodo, alla fine degli anni 90′, in cui i nerazzurri raccolsero molto meno di quanto avrebbero potuto…
“Credo che tutti possano capire il perchè”.


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