Champions League, Inzaghi dice tutto: dal Viktoria Plzen fino a Onana

di Gianfranco Rotondo, pubblicato il: 12/09/2022

Champions League, domani sera l’Inter sfiderà il Viktoria Plzen. Simone Inzaghi e la squadra, dopo l’importantissima vittoria contro il Torino, saranno subito impegnati sul campo contro la squadra ceca. Una partita da vincere sia per dare continuità al risultato di campionato, sia per ottenere i primi tre punti in classifica nel girone e sfidare le due grandi Bayern Monaco e Barcellona. Intanto, oggi, Simone Inzaghi ha parlato in coferenza stampa presentando la gara. Ecco le sue parole:

Sul portiere: “Per quanto riguarda il portiere ho deciso ma in questo momento non mi va di dirlo, non lo sanno ancora i giocatori perché abbiamo avuto solo un allenamento. Stamattina abbiamo potuto lavorare al video, poco sul campo. Domattina avremo la riunione tecnica e per primo è giusto che lo sappiano loro”.

Sulla squadra ceca: “Viktoria Plzen? È una squadra forte fisicamente, che abbiamo visto e studiato nelle due partite col Qarabag e poi in quella di Barcellona. Ha costruito questo ingresso nei gironi di Champions in questo stadio, ha giocatori davanti importanti, Chory, Mosquera, Sykora: sono giocatori importanti, e poi hanno fisicità e ripartenze molto veloci, l’hanno dimostrato anche in un campo difficile come Barcellona”.

Sulla partita di domani: “È una partita importante, sappiamo di essere capitati nel girone più difficile di tutta la Champions ma noi vogliamo giocarcelo. L’esordio non è stato il migliore, ci abbiamo provato ma il Bayern è stato migliore di noi. Ora sappiamo che questa partita ci porterà nelle insidie, ma vogliamo affrontarla nel migliore dei modi”.

Sulla decisività della partita: “Gara già decisiva? Mancandone ancora quattro probabilmente no, però sappiamo l’importanza che ha e sappiamo che dieci punti per passare un girone devi farne nove volte su dieci. L’anno scorso siamo stati bravi a farli, quest’anno sappiamo che il girone è più competitivo però domani vogliamo fare i primi punti perché vogliamo muovere la classifica”.

Poi, un parallelismo con il primo anno di Conte: “Si aspetta una gara come con lo Slavia Praga? Ma io in quella gara allenavo la Lazio, ricordo che furono due partite diverse, ogni partita però è una storia a sé“.


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