Agente De Boer: “Non l’ha presa bene. I tifosi dell’Inter sono sensazionali”

di Davide Terraneo, pubblicato il: 08/11/2016

L’agente di De Boer parla a fcinter1908.it

Tempo di cambiamenti in casa Inter, con De Boer che ha lasciato il suo posto in panchina a Pioli. L’agente dell’olandese ha parlato ai microfoni di fcinter1908.it del pensiero del suo assistito: “Aveva cominciato un progetto, è stato fermato nel bel mezzo. Ha avuto solo nove settimane di tempo. Non l’ha presa bene, è ovvio, se cominci qualcosa ti aspetti di andare avanti insieme e lavorare con un gruppo. Serve tempo per cambiare, sanno tutti che per passare dal 4-4-2 al 4-3-3 c’è bisogno di tempo. L’Inter è un ottimo club, per questo Frank ha accettato l’incarico. Uno degli obiettivi era cambiare lo stile di gioco della squadra. Siamo stati chiari dall’inizio. Un altro scopo era trovare giocatori con Dna da Inter, orgogliosi di giocare con questo club e lavorare duro. Giocatori che meritassero di vestire la maglia nerazzurra ogni giorno”.

Il discorso sugli obiettivi prosegue: “Volevamo arrivare al terzo posto per tornare in Champions League. Un altro obiettivo era promuovere i giovani migliori in prima squadra. Sono passi che Frank ha sempre voluto fare, pur non essendo semplici. La parte più delicata era imparare a giocare in modo diverso. Anche nel Liverpool si è visto che serve tempo”. Poi il momento dell’addio: “E’ stato informato due giorni dopo la sconfitta di Genova. E’ una persona cristallina, al gruppo ha detto solo di essere dispiaciuto di non aver portato a termine il suo lavoro lì. Cambiare la mentalità di un gruppo non era semplice. Nessun club in Europa ha 29 giocatori, non ci si può allenare nel modo giusto. Ogni volta 5-6 giocatori erano delusi perché non giocavano. Puoi giocare nell’Inter solo se lavori duro sul campo. De Boer non ha mai parlato di De Boer, solo di Inter”.

Un ringraziamento ai tifosi

La parte migliore dell’esperienza di De Boer è l’affetto dei tifosi: I tifosi dell’Inter sono stati sensazionali con lui, fin dal primo momento. Ho circa 500 lettere di supporter nerazzurri per De Boer, ciò che hanno fatto è meraviglioso. Ci sono lettere di tifosi di 20-25 anni. Bisognava avere pazienza, si giocava bene ma subiva gol al primo pallone perso. Si chiama progetto, serve tempo. L’ambiente dell’Inter è stato fantastico, le persone che ci lavorano anche. Frank vuole ringraziare i tifosi. La stampa per lui non è mai stata un problema, deve scrivere e fare il suo lavoro. Non si è mai preoccupato della stampa, anche perché alla fine le cose sono andate come scrivevano i giornali…”.

Chiusura con l’atteggiamento nei confronti dei giocatori e i progetti futuri: “De Boer doveva fare qualcosa per cambiare le cose. Chi fa il calciatore professionista inizia a lavorare alle 9.45, è incredibile. Ovvio che ha avuto un forte impatto, ma il gruppo aveva voglia di lavorare. Qualche giocatore invece non aveva quest’intenzione, e questo ha reso tutto più difficile. Frank voleva lavorare con un numero di giocatori e qualche giovane. I giovani accettano meglio l’idea di non giocare. Se in un club ci sono 29 giocatori che si sentono arrivati non si va da nessuna parte. Lui non ha potuto lavorare con il gruppo che voleva, sono rimasti tutti i giocatori. E’ deluso per la situazione, non so cosa farà in futuro. Non meritava questo finale, lui ha lavorato duramente. Non tutto il gruppo lo sta facendo”.


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