Calcio italiano in lutto: Del Piero è in lacrime, inconsolabile | Era ancora giovanissimo

Alex Del Piero - Foto Lapresse - Interdipendenza.net
Il calcio italiano piange la scomparsa di una promessa che si è arresa a una grave malattia, era amico di Alex Del Piero
Alex Del Piero è stato una delle ultime bandiere del mondo del calcio, con oltre vent’anni nell’attacco della Juventus, squadra con cui ha vinto ogni trofeo, togliendosi delle enormi soddisfazioni e raggiungendo traguardi che sognava da bambino.
Un legame indissolubile con la maglia bianconera che lo ha spinto a restare a Torino anche dopo la retrocessione in serie B, pochi giorni dopo essersi laureato campione del Mondo con la Nazionale italiana ed essere finito nel mirino dei top club europei.
Le sue reti e il suo carisma all’interno dello spogliatoio sono state essenziali per rilanciare la squadra ai vertici del calcio italiano, con sei anni di anonimato prima dell’inizio del ciclo vincente che ha portato al record di nove scudetti di fila.
Ma oltre all’indiscusso talento, Del Piero si è fatto amare anche dai tifosi delle squadre avversarie per un comportamento encomiabile sia dentro che fuori dal campo, che lo ha reso un punto di riferimento per molti colleghi che sognano di eguagliare la sua carriera.
Del Piero in lacrime dopo avere ricevuto la notizia della sua dipartita
Una parabola calcistica che è iniziata con la maglia del Padova, dove ha militato nelle giovanili e ha esordito nel calcio professionistico, prima di essere notato e ingaggiato dalla Juventus.
E all’epoca uno dei suoi compagni di squadra era Jacopo Barbaro, che è morto nelle ultime ore a soli 49 anni, dopo che da 26 era malato di Sla, un male che lo aveva costretto a comunicare solo con gli occhi. Era il suo compagno di appartamento quando vinse il torneo nazionale nel 1990.

Da giovane talento a infermo, la sua vita si è spenta troppo presto
Barbaro era una promessa del calcio veneto ma la sua carriera è stata interrotta dall’emergere della malattia che gli ha causato dei problemi motori sempre più gravi, fino a costringerlo a fermarsi.
Nel 2018 aveva messo all’asta la sua collezione di magliette autografate da campioni e aveva devoluto il ricavato ai progetti natalizi di solidarietà e abbattimento delle barriere architettoniche, che erano coordinati dalla Unione italiana lotta alla distrofia muscolare.