Inter in finale di Champions League: la vittoria di un gruppo

Inter finale Champions (Photo by Spada/LaPresse)
L’Inter, nella serata di ieri, ha compiuto l’impresa battendo 4-3 ai supplementari il Barcellona. Una vittoria arrivata al termine di una gara che resterà nella memoria dei tifosi nerazzurri. Avanti 2-0, i ragazzi di Inzaghi si sono ritrovati sotto 3-2 a pochi minuti dal novantesimo. Sembrava la fine del viaggio ma questa squadra, come a Monaco, ha dimostrato di non mollare mai; prima il pari di Acerbi e poi la rete di Frattesi nel primo supplementare hanno trasformato una notte di pioggia in un match indimenticabile.
Come sottolineato giustamente da La Gazzetta dello Sport, quello dell’Inter è stato un trionfo anche per come è arrivato. Iniziando dall’aspetto economico visto che il monte ingaggi dei nerazzurri è il più basso delle otto squadre arrivate ai quarti di finale di questa Champions. Giocatori fondamentali come Calhanoglu, Mkhitaryan e Thuram sono arrivati a parametro zero mentre per altri elementi non sono state spese cifre folli.
Inter in finale di Champions: da Lautaro a Frattesi
L’Inter, ad esempio, non può contare in rosa su un giocatore come Mbappè o su uno come Haaland. I nerazzurri però hanno Lautaro che ieri scende in campo non al meglio della condizione ma segna e procura un rigore. L’Inter ha in Bastoni uno dei difensori più completi d’Europa; può contare su Dumfries e Dimarco che, nel sistema di gioco di Inzaghi, si trovano a meraviglia e decidono partite come quella di ieri. Poi bisogna parlare anche di Thuram, in campo fino alla fine nonostante (in un match normale) sarebbe uscito al settantesimo. La semifinale di Champions però non è un match normale e il francese è rimasto in campo, ha lottato e creato dal nulla l’azione del 4-3.
La rete di Frattesi è un’altra dimostrazione di come questa squadra sia stata costruita benissimo, pensando più all’utilità che alle spese folli. In quante squadre possono contare su un giocatore capace, quando entra, di decidere le partite? Prima il Bayern Monaco, poi il Barcellona, solo gol pesanti, solo gol decisivi. L’Inter torna in finale di Champions e questa volta, indipendentemente dall’avversario, partirà alla pari.