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De Rossi rivela l’addio alla Roma: “Ho sbagliato a restare” | Ecco cosa è successo

La rivelazione a Carragher

Daniele De Rossi e l'addio alla Roma - Interdipendenza.net (Foto LaPresse)

Daniele De Rossi parla del suo addio alla Roma e non solo: lo ha fatto nel corso di una intervista rilasciata a Carragher 

Tantissimi gli argomenti che ha affrontato, a cuore aperto, nel corso di una intervista rilasciata nel podcast “The Overlap“. Lo stesso formato da ex calciatori che hanno scritto la storia della Premier League come: Gary Neville, Ian Wright e Jamie Carragher.

E’ un Daniele De Rossi che ripercorre quella che è stata la sua vita calcistica e la decisione di vestire solamente un’unica maglia in Europa: quella della Roma. Poi quella della Nazionale (in 117 occasioni) ed infine quella del Boca Juniors, seppur per pochi mesi.

Le offerte, all’epoca, di certo non mancavano. Anche se il tecnico è sempre stato molto chiaro: non aveva alcuna intenzione di andare via dalla Capitale. Così è stato. Un sogno ed un desiderio che ha realizzato da quando era piccolo si è finalmente realizzato.

Non solo, ha fatto molto di più: è arrivato addirittura ad allenare la squadra del suo cuore. Si “preparava” già da ragazzino quando allenava il team giallorosso su Football Manager. La realtà, però, è stata ben diversa ed i risultati non sono stati dalla sua parte.

De Rossi svela il clamoroso retroscena: “Ho sbagliato a restare”

Come riportato in precedenza le offerte per De Rossi, come calciatore, non mancavano. Soprattutto dall’estero dove lo avrebbero accontentato in merito alle sue richieste economiche. La sua decisione, però, è sempre stata chiara: quella di restare. Anche se, calcisticamente, ammette di aver fatto un errore: “E’ stata una decisione sbagliata. Ma è andata bene così. Nessun rimpianto. La pressione che c’è è solo per amore di questo club. Il calcio è importante per gli italiani, soprattutto a Roma“.

L’opportunità di lasciare i giallorossi, quindi, ci sono state eccome. Soprattutto quando si è fatto avanti il Manchester United che voleva a tutti i costi portarlo in Premier League. Non c’è stato verso visto che, all’epoca dei fatti, aveva rifiutato anche la destinazione ‘Red Devils’: “Sarebbe stata la prima opzione in caso di addio alla Roma. Ero giovane e la consideravo la miglior squadra in Inghilterra. Nel 2006, anno del Mondiale, il ct Lippi mi disse che dovevo andare lì. Mi portò in una stanza dove c’era anche Ferguson. Non dissi nulla“.

Nessuno ne era a conoscenza
Il curioso retroscena di De Rossi – Interdipendenza.net (Foto LaPresse)

De Rossi, altri aneddoti che nessuno conosceva: soprattutto in mezzo al campo

Se pensate che De Rossi fosse nato centrocampista vi sbagliate di grosso. Fino a 16 anni, nelle giovanili giallorosse, era un centravanti puro. Poi, durante una partita di campionato, il capitano della squadra venne espulso. Era un centrocampista. De Rossi dalla panchina prese il suo posto nella linea mediana del campo. Da quel giorno non si è più mosso da lì facendo le fortune dei suoi allenatori che hanno avuto il piacere e l’onore di lavorare con lui.

Fu merito di Fabio Capello che, dopo averlo visto giocare in Primavera, lo promosse in prima squadra. Da quel momento in poi non se ne è più andato diventando un punto di riferimento del club. Anche in giovane età aveva richieste: Juventus (scambio con Davids e altri giovani che non si concretizzò), Chievo, Empoli e Reggina. Tutte squadre che lo volevano in prestito. Niente da fare. Il suo destino e futuro era alla Roma.