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Ritorna a Napoli, Marotta si rimangia tutto | Trattativa bloccata a poche ore dalla firma

Marotta

Beppe Marotta (AnsaFoto) - Interdipendenza

Mercato in divenire in casa Inter dopo il passaggio di proprietà tra Zhang e Oaktree. Una trattativa bloccata sul più bello.

Strana davvero la storia di Steven Zhang, uno dei presidenti più amati negli ultimi anni dal popolo interista che lo ha omaggiato con cori e striscioni nell’ultima stagionale a San Siro, costretto a cedere il club a Oaktree.

Sembrava tutto fatto per la soluzione al problema prestito, un altro prestito all’orizzonte, di breve durata e a migliori condizioni con Pimpco, ritiratasi sul più bello e lasciando Zhang a mani vuote, costretto a passare il club al fondo americano per la mancata restituzione del prestito di 275 milioni (del 2021) che con gli interessi è arrivato a 375 milioni.

Niente soluzione amichevole, niente alternative e niente miracoli: Suning lascia, la nuova proprietà è Oaktree, che se da un lato ha rassicurato tutti sul futuro dell’Inter, dall’altro un po’ di mistero lo lascia, perché nessuno può sapere come opererà non tanto ora, quanto in un futuro prossimo.

Suning lascia una struttura dirigenziale solida, con un management di livello sotto contratto fino al 2027, la rosa di primissimo piano, un programma ambizioso per primeggiare anche in Europa, può ricordare questa esperienza molto positiva pensando ai trofei conquistati, un po’ meno come operazione di mercato. Ora tocca a Oaktree.

Il dietrofront

Marotta dovrà fare i conti con Oaktree, ma anche con un mercato (sempre sostenibile) in divenire. Così, se ieri Alessandro Buongiorno era un obiettivo di mercato importante per allungare la rosa a disposizione di Simone Inzaghi, adesso chissà. Le tempistiche diversa, inevitabile un plausibile dietrofront.

L’avvento di Oaktree, infatti, porterà dei giorni (magari alcune settimane) di immobilismo, lato mercato. Ci sono delle priorità, inoltre, come il rinnovo di Inzaghi, Barella e Lautaro Martinez, così l’Inter si potrebbe defilare, o essere superata nella corsa a uno dei migliori difensori della Serie A.

Alessandro Buongiorno
Buongiorno del Torino (AnsaFoto) – Interdipendenza

Lo scenario

Buongiorno, poi, interessa e non poco al Milan, che ha provato a prenderlo già a gennaio, scontrandosi con il muro eretto da Urbano Cairo. Il presidente del Torino a giugno potrebbe trattare, così i rossoneri potrebbe accelerare rispetto all’Inter. Non solo.

C’è anche il Napoli, che sta per sciogliere il nodo allenatore (Gasp in pole, Pioli e Conte un gradino sotto ma con trattative ancora aperte, così come De Zerbi con cui c’è stata una telefonata) e potrebbe avere anch’esso la forza per stringere i tempi e accaparrarsi un giocatore in hype, capace di stregare anche il commissario tecnico della Nazionale, Luciano Spalletti. L’Inter, almeno in tempi brevi, non può fare nulla.