Inter, asso di Bastoni: perfetto a Roma, occhio all’evoluzione tattica

di Nicolò Toccaceli, pubblicato il: 06/12/2021

Inter, la partita di Alessandro Bastoni a Roma è stata memorabile.

L'ex difensore della primavera atalantina ha incantato l'Olimpico con giocate di fino, intellettualmente e tecnicamente. Lo trovi in area a fare sponda a Calhanoglu per il 2-0 di Dzeko ed è l’uomo assist per la rete di Dumfries, con un cross alla Cafu”. Bastoni è l'uomo in più di un'Inter tornata a fare le cose in grande, un vero e proprio asso. Dopo essere cresciuto, per un biennio, sotto l'ala protettiva di Skriniar e de Vrij il ragazzo di ​Casalmaggiore ha spiccato il volo, diventando un leader della difesa nerazzurra.

Autorità e personalità, il difensore transitato da Bergamo e Parma è diventato una certezza di Inzaghi, che ha avuto conferme positive sia da terzo di sinistra sia, all'occorrenza, da centrale nello schieramento a tre. Una buona notizia, in attesa di capire quello che sarà il futuro del titolare de Vrij, un messaggio, al commissario tecnico della Nazionale Roberto Mancini. Bastoni ora è pronto per prendere per mano l'Italia oltre all'Inter, che continua a essere la priorità.

Braccetto mancino o centrale puro, certo, ma contro la Roma il classe '99 ha mostrato di avere nel DNA un altro ruolo, fondamentale nel calcio attuale. Bastoni può tranquillamente sviluppare un futuro da terzino sinistro puro, in uno sport nel quale il ruolo dell'esterno in una difesa a 4 è divenuto fondamentale: i terzini di oggi sono i primi registi della squadra, quelli a cui poggiarsi in fase iniziale dell'azione. Un futuro alla Christian Chivu, per intenderci, anch'egli partito da centrale e poi spostatosi sull'out di sinistra, lì dove fece le fortune dell'Inter di Mourinho. Meno marcatore ma più abile del rumeno nell'uno contro uno, Basto ha dalla sua un piede eccellente in fase anche di rifinitura, oltre che in quella di impostazione.

Contro la Roma ha di fatto giocato da terzino, nella pratica più che nella teoria di un modulo tattico che non prevedeva terzini. Ma con le sue continue sovrapposizioni ed i suoi costanti tagli dentro al campo, Bastoni ha lasciato intravedere una realtà futuribile diversa da quella attuale, da terzo centrale. Alessandro diverrebbe ancor di più un giocatore universale, in grado dunque di ricoprire almeno tre ruoli in campo, in modo esemplare.

Inzaghi se lo gode, l'Inter ha il suo asso di… Bastoni.


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