Categories: Internews

Marotta, la curiosità  sull’arrivo di Inzaghi all’Inter. Il gol decisivo? Chiedere a Sanchez

Marotta nel corso dell’approfondimento a lui dedicato da DAZN ha parlato anche di alcuni retroscena legati alla sua esperienza all’Inter.

In particolare ha raccontato come è stato raggiunto la scorsa estate l’accordo con l’attuale tecnico Simone Inzaghi. Ne parla come di una vera e propria intuizione di lui e il direttore sportivo Piero Ausilio, che rintracciarono Inzaghi proprio mentre era a cena con Lotito per rinnovare con la Lazio. Non credevano di riuscire a risolvere positivamente per loro l’affare, ma poi andò in porto. Nell’occasione anche il presidente della Lazio, ha capito la situazione in quanto. Secondo Marotta, infatti, è comprensibile che un tecnico dopo esser stato così tanto tempo in una squadra, abbia bisogno di cambiare aria e cercare stimoli nuovi.

Il retroscena su Inzaghi

Marotta non ha nascosto che prima di accordarsi con Inzaghi c’era stato anche un contatto con Allegri. Si trattava di un profilo libero e interessante, quindi era naturale che venisse contattato, ma non ci fu niente altro. Sempre l’AD nerazzurro, ha smentito sia che in questi anni ci sia stato un contatto per un suo ritorno nella dirigenza juventina, sia qualsiasi astio con Andrea Agnelli col quale ha un ottimo rapporto ancora oggi.

Per quanto riguarda il calciatore più difficile da gestire, Marotta non ha avuto dubbi: è stato sicuramente Antonio Cassano. Si trattava di un vero fuoriclasse, che in quella Sampdoria regalò qualcosa di unico che era difficile da poter trovare in un’altra provinciale. Marotta non nasconde anche che il giocatore ex Inter, sia stato anche quello a cui ha voluto più bene. L’essere arrivato al top del calcio mondiale nonostante le avversità della sua vita, fa capire bene la perseveranza con la quale Cassano abbia voluto fare il calciatore.

Sull’Inter di oggi…

Tornando all’Inter di oggi ha risposto che senza dubbi il gol più decisivo della sua carriera da dirigente è stato quello di Alexis Sanchez nella finale di Supercoppa Italiana dello scorso gennaio, in quanto segnare un gol all’ultimo secondo di una finale non è paragonabile con nessun altro.

Per quanto riguarda invece le qualità che deve avere un buon dirigente del calcio Marotta le ha quantificate in quattro. Un dirigente deve avere umiltà, in quanto deve saper ascoltare sempre, ascolto che è una caratteristica fondamentale per una leadership. Poi vi è l’esser d’esempio, perché se pretendi devi saper dare. Altro elemento fondamentale è la fiducia che va stabilita e ricambiata con i propri collaboratori, ed infine vi è il coraggio di agire e sapere che quando si parte per una partita si può vincere e si può perdere.

Qui gli altri retroscena dell’intervista a Marotta.

 

Recent Posts

Frosinone-Inter, Inzaghi pensa ancora al turn over: ecco chi ritorna e chi riposa

Frosinone-Inter, la probabile formazione dei nerazzurri. Dopo aver vinto lo scudetto nel derby, con la…

31 minuti ago

Inter, cercasi tesoretto: ci sono due richieste per un giovane. Ecco la valutazione nerazzurra

Inter, cercasi tesoretto per il mercato. In casa nerazzurra, dopo la sconfitta indolore subita dal…

2 ore ago

Inter, a tutto Ausilio: le parole sul mercato, Dimarco, Lukaku e Carboni. E sui rinnovi di Inzaghi, Barella e Lautaro…

Inter, a tutto Ausilio. Intervenuto in diretta su Instagram con il giornalista Fabrizio Biasin, il…

2 ore ago

Inter, Pavard si racconta: i motivi dell’addio al Bayern e la nascita di Benji l’interista. E sul rinnovo di Lautaro…

Inter, Pavard si racconta. Uno dei protagonisti della vittoria dello scudetto interista è stato sicuramente…

3 ore ago

C’è già chi aspetta l’Inter nella prossima Champions

(Inter) Con la vittoria contro il Barcellona nel recente turno di Liga il Girona si…

10 ore ago

Inter, da leone ad agnellino, la storia triste di un campione a metà

(Inter) Milan Skriniar due anni fa era un totem a San Siro e non solo…

11 ore ago