Lo Scudetto di… Lautaro Martinez: més que un Toro

di Nicolò Toccaceli, pubblicato il: 04/05/2021

È stata la stagione della assoluta consacrazione per Lautaro Martinez, “gemello del gol” di Romelu Lukaku: 15 reti (e 8 assist) in Serie A, già un record per il 23enne attaccante argentino che la scorsa estate era stato corteggiato con rose e violini dalla Catalogna e oggi festeggia da protagonista lo scudetto dell'Inter e del suo mentore Conte. Un anno magico per il “Toro”, diventato anche papà della piccola Nina.

Il talento del Toro è sotto gli occhi di tutti, ma tra tutte le principali doti che ha, due sono quelle che spiccano realmente: la facilità di smarcarsi, di “uccellare” i propri marcatori, e il dono divino di fondersi, in tutt’uno, con l’aria ed il cielo. Come un fantasma, Lautaro appare e scompare a suo piacimento. Un attimo prima non lo vedi, un secondo dopo è a festeggiare con l’altro gemello Lukaku.

174 centimetri per 72 chilogrammi: di certo non parliamo di un gigante. Ed è proprio per tale motivo che le sue giocate stupiscono ancora di più. Agile e pressante come fosse una zecca, è abilissimo anche nel colpo di testa, fondamentale in cui eccelle soprattutto per quanto riesce a rimanere in aria, nonostante come detto una struttura non eccezionale. Una fuerza aérea impressionante.

Lautaro è cresciuto, e sembra passata un'era da quando era oscurato dalla presenza di Icardi. Oggi è a tutti gli effetti un campione in erba, e lo Scudetto brilla sotto anche la sua stella. Il picco più alto della stagione l'ha certamente raggiunto nel derby di ritorno, la partita perfetta; da menzionare anche la tripletta al Crotone, gara d'andata.

Il Barcellona – ne siamo certi – continuerà a bramarlo. Lui, però, non sembra intenzionato a fare le valigie, e l'Inter men che meno a farlo partire. D'altronde Conte si è ritrovato tra le mani més que un Toro, con un talento accarezzato da Dio.


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