Inzaghi, passione esterni: da Basta a Lazzari, ecco tutti quelli valorizzati

di Gianfranco Rotondo, pubblicato il: 25/07/2021

Da quando Antonio Conte, due stagioni fa, è arrivato sulla panchina dell'Inter, c'è stato un leit motiv tattico che proseguirà anche adesso con Simone Inzaghi, ovvero la grande partecipazione degli esterni – o quinti, come vengono definiti adesso – di centrocampo sia per quanto riguarda la fase difensiva, che quella offensiva. E proprio il tecnico ex Lazio ha fatto, nel corso delle stagioni, dell'utilizzo degli esterni una delle sue armi vincenti che gli hanno consentito di raggiungere grandi risultati. Tanti, infatti, sono stati gli interpreti diversi nel ruolo, tutti con un ruolo importante nell'economia della gara.

Basti pensare a Dusan Basta, difensore acquistato a sorpresa dalla Lazio e proveniente dall'Udinese, che era stato un vero e proprio pendolino per la squadra biancoceleste. Un giocatore che è riuscito a dare il suo contributo in zona difensiva, grazie alla sua grande fisicità, e in zona offensiva grazie alla sua propensione all'assist e, soprattutto, al gol. Come dimenticare anche Lulic, vera e propria bandiera della Lazio e uomo di fiducia del tecnico piacentino. Un esterno atipico rispetto agli altri avuti di Inzaghi perchè ha sempre svolto un ruolo più da equilibratore tattico, che da bocca di fuoco. Indimenticabile per Inzaghi il gol nella finale del derby di Coppa Italia contro la Roma. Tornando a destra, un altro giocatore che è stato decisivo con l'attuale tecnico nerazzurro, è stato il serbo Marusic. Forse il giocatore cresciuto di più sotto tutti gli aspetti: fisico, tattico e di personalità. Un esterno capace, nell'ultima stagione, di poter offrire anche una validissima alternativa a sinistra, visto che, con lo sbocciare di Manuel Lazzari, ha dovuto fare affidamento sulle proprie caratteristiche per cambiare zona di campo. Altro elemento importante della Lazio è stato proprio l'esterno ex Spal che con Inzaghi è arrivato a toccare addirittura la maglia della Nazionale. Un giocatore che è stato per gli aquilotti quello che Hakimi è stato per l'Inter, un'arma da innescare in velocità, capace di saltare l'uomo per creare la superiorità numerica e di fornire tanti assist per i compagni.

Un allenatore, dunque, che ama fare del gioco sulle fasce un elemento importante del aspetto tattico. All'Inter non sa ancora chi saranno gli interpreti per il ruolo degli esterni, anche se durante la sua presentazione ha fatto capire di avere bisogno di giocatori in quel ruolo. I nomi sono sempre i soliti: Dumfries, Bellerin, Nandez, Telles e Marcos Alonso. Chi arriverà è presto per dirlo, quel che è certo è che avrà un ruolo centrale nella prossima Inter.


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