Inter-Napoli, le pagelle: nerazzurri da scudetto! Perisic svetta, finalmente Lautaro

di Antonio Russo, pubblicato il: 21/11/2021

Finalmente una vittoria in un big match per l'Inter, che contro il Napoli dimostra di essere la degna detentrice del titolo. Perisic e Darmian fanno volare l'Inter sugli esterni, e l'attacco inventa nel momento decisivo. Di seguito le pagelle dei nerazzurri.

HANDANOVIC 6,5: Due lati della stessa medaglia il capitano nerazzurro. Nel primo tempo incespica sul gol di Zielinski; di certo un pallone insidioso ma non irraggiungibile. A fine partita però si esalta, togliendo un gol praticamente fatto a Mario Rui. Bene così nell’insieme, ma serve maggiore reattività in tutte le partite. GUIZZO.

SKRINIAR 7: In una giornata ad alto rischio causa l’assenza di De Vrij, ci pensa il muro slovacco a dettare i tempi in quella zona del campo. Leader a tutto tondo il buon Milan, che agli avversari (Osimhen in primis) lascia solo le briciole. LEADER

RANOCCHIA 7: Osimhen chi? Ennesima prova eccelsa del veterano nerazzurro, che ormai non sbaglia una partita da una decina d’anni con questa casacca. Tremendamente attendo in fase di copertura, si prende anche il lusso di impostare il gioco a più riprese, e lo fa ottimamente. Questo Ranocchia è al livello dei titolari. RIVINCITA.

BASTONI 6,5: Serata impegnativa per il numero 95, che deve vedersela con il rognosissimo Lozano. Ottima prova, con poche sbavature, e che gamba quando prova a salire fino all’area avversaria. GARRA.

DARMIAN 7: Prima di andar via, Hakimi avrà lasciato uno dei suoi polmoni a Darmian. Un cavallo umano, in grado di coprire tutto il campo con la facilità dei più grandi. Da non sottovalutare poi i suoi inserimenti, sempre decisivi. FATTORE.

BARELLA 6,5: Energia senza limiti per più di un’ora, poi Inzaghi decide per qualche motivo a noi ignoto di farlo rifiatare. Oggi fa tutto lui: propizia il vantaggio del Napoli con una sciocchezza, poi si guadagna il rigore del pari e infine fa partire l’azione del 3-1. ENERGIA.

BROZOVIC 7: Bloccato per venti minuti dal pressing asfissiante degli azzurri, poi si scatena e inizia a sbizzarrirsi con le sue geometrie. Un cervello sopraffino anche stasera, da rinnovare al più preso. REGISTA.

CALHANOGLU 6,5: Ottima prova anche stasera, dando così continuità al derby prima della sosta. Freddissimo dal dischetto anche in questa occasione: forse l’Inter ha trovato il suo rigorista. GLACIALE.

PERISIC 7,5: Se Darmian dall’altro lato incanta, Ivan il terribile non è di certo da meno. Partita sontuosa del croato, che a tratti è sembrato il Samuel Eto’o del triplete su quella fascia. Menzione d’onore il gol di testa da posizione impossibile. RAZZO.

CORREA 7: All’inizio un po’ spaesato come accaduto spesso in questa prima parte di stagione, ma oggi il Tucu c’è e si vede. Autore di alcune giocate di pregiata fattura, tra cui quella che manda in porta Lautaro e consegna all’Inter la partita. Ancora lacunoso in zona gol, ma questo Correa può fare la differenza anche così. MAMBO.

LAUTARO 7: Vuole il gol a tutti i costi il Toro, e lo si nota da alcune giocate un po’ troppo frettolose. Il numero 10 però capisce che questa è la serata giusta e colpisce al momento decisivo, portando l’Inter in trionfo. Si è sbloccato, adesso è pronto per farci divertire. TORO.

Dalla panchina:

(Dal 62’) VIDAL 6: Una sufficienza per l’impegno, ma poco connesso rispetto alle ultime apparizioni. Il cileno entra per dare fiato alla squadra, ma porta con sé anche un bel po’ di confusione.

(Dal 62’) DZEKO 5,5: Partita da guerriero vero, ma sul suo voto pesa il tremendo errore in fase di uscita che rimette in piedi il Napoli. Per il resto, il solito totem lì davanti.

(Dal 75’) GAGLIARDINI 5,5: Entra per dare una mano durante il forcing finale degli azzurri, ma in campo non si vede per niente. Troppo poco, in una gara che valeva la vita.

(Dal 75’) DIMARCO 6: Un quarto d’ora ad alto ritmo, in cui riesce a contenere le incursioni avversarie. Soffre il giusto, senza mai andare in affanno.

(Dal 87’) SATRIANO 6,5: Cambio a sorpresa che sbaraglia le carte in tavola. Il giovane canterano nerazzurro non sembra sentire la pressione del big match, e prova a lavorare da boa lì davanti, con buoni risultati. Può essere un segnale in vista del futuro.


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