Home » Il marchio di Inzaghi: così il tecnico ha plasmato la sua Inter

Il marchio di Inzaghi: così il tecnico ha plasmato la sua Inter

Simone Inzaghi ha avuto un impatto estremamente positivo sul mondo Inter. Dopo qualche critica di troppo, anche l’empatia con il pubblico sembra ritrovata.

17 passaggi. Sono quelli che hanno portato Lautaro Martinez a poter scaraventare in rete, con un micidiale destro al volo, il pallone servitogli da Matteo Darmian per l'1-0 Inter nel derby.

Come sottolinea gazzetta.it, questa azione è un perfetto manifesto per l'idea di calcio proposta da Simone Inzaghi: un gioco rapido, tecnico, fatto di tanti tocchi di prima e soprattutto tanto movimento, una proposta certamente innovativa sul panorama italiano e soddisfacente per gli occhi del pubblico della San Siro interista. 

Così, insieme ai risultati che sono tornati ad arrivare, tra l'allenatore nerazzurro e i suoi tifosi sembra essere scattata nuovamente la scintilla, con tanto di coro dedicato durante il derby di ieri sera. Il tecnico ha ringraziato la curva prima di riprendere a dare incessantemente indicazioni ai suoi. 

Il calcio di Inzaghi non è però fatto solamente di bel gioco, ma anche di responsabilizzazione dei singoli e del tentativo di esaltare il talento dei suddetti, rendendoli parte di un meccanismo perfetto che dipenda in egual parte da ciascuno. 

Proprio a proposito di singoli, la prestazione di Lautaro contro il Milan non è certo passata inosservata. Per l'argentino sono arrivati due gol e tante giocate interessanti, oltre ad una partnership con Joaquin Correa che appare funzionare benissimo dentro e fuori dal campo.

Se è vero che i giudizi si faranno al termine della stagione, bisogna anche riconoscere i risultati già raggiunti da Inzaghi alla guida dei nerazzurri: dopo aver eliminato i cugini rossoneri nella sfida di ieri sera, il tecnico ha riportato la sua Inter in finale di Coppa Italia dopo 11 anni, e questo traguardo viene raggiunto dopo aver centrato obiettivi come vincere la Supercoppa (mancava addirittura da 12 anni) e gli ottavi di Champions (l'Inter non li giocava da 10). 

Come detto, per dare un giudizio definitivo alla prima annata di Inzaghi sulla panchina interista bisognerà attendere la chiusura dei giochi, ma si può cominciare a dire che i primi risultati sono già arrivati, e il tutto è stato accompagnato da un'espressione di gioco che, dalle parti di San Siro, non si vedeva da anni.