Home » Udinese-Inter, la sincerità di Marino: il dirigente bianconero parla dei nerazzurri

Udinese-Inter, la sincerità di Marino: il dirigente bianconero parla dei nerazzurri

Simone Inzaghi

Udinese-Inter, il direttore dell’area tecnica dei bianconeri, Pierpaolo Marino, parla della situazione dei nerazzurri. La sberla presa ieri dagli uomini di Inzaghi, fa ancora male. Malissimo. Il 3-1 rifilato ieri dalla squadra friulana è roboante il giorno dopo la sconfitta e lo sarà ancora per tanto tempo. Una situazione complicata, quella dell’Inter, che si ritrova in completa confusione tecnica, tattica e di gestione.

Non bisogna nascondersi nel nulla: Inzaghi ha commesso errori marchiani sia nelle formazioni iniziali che nelle letture delle partite e, quindi, nei cambi effettuati. Ma lo stesso si dica dei giocatori che hanno spesso parlato di gruppo unito e di leadership, ma di fatto stanno dimostrando il contrario, con sbracciate inutili e – quantomeno in parte di esso – non seguendo più l’allenatore. Della situazione nerazzurra ha parlato, come detto, Pierpaolo Marino.

Udinese-Inter, una sconfitta che brucia ancora per i nerazzurri: Pierpaolo Marino parla della situazione complicata degli uomini di Inzaghi

L’Udinese ha vinto meritatamente, meritando anche la propria posizione di classifica. Chi dovrebbe fare un esame di coscienza sono i giocatori e il tecnico nerazzurro. Una crisi che è iniziata fin dal pre-campionato con prestazioni e sconfitte poco convincenti e che perdura tutt’ora. Della situazione ne ha parlato, come anticipato, Pierpaolo Marino ai microfoni di Radio Anch’Io.

Marino ha ammesso che “sarei un ruffiano a dire che l’ho vista bene (l’Inter)”, sostenendo, però, di non voler sminuire i meriti della propria squadra che ha messo alle corde i nerazzurri. La lotta scudetto sarà avvincente e, visto che la media punti potrà essere più bassa, può darsi che possa entrare in corsa anche qualche outsider come l’Atalanta. Insomma, anche all’esterno l’Inter non da un’immagine di compattezza e serenità. Chissà se questo campanello non possa risuonare alle orecchie di giocatori e tecnico. I tifosi ci sperano.