Orsolini: “Mi ispiro a Zanetti, quando mi ha chiamato pensavo scherzasse”

di Luigi Sirianni, pubblicato il: 24/12/2016

Orsolini si sta mettendo in mostra con l’Ascoli e ha attirato l’interesse dei nerazzurri

Il 19enne Riccardo Orsolini, esterno offensivo dell’Ascoli, in questa stagione sta fornendo prestazioni di grande livello in Serie B e per questo motivo ha suscitato l’interesse di tutti i top club italiani, compresa l’Inter che lo ha chiamato tramite il suo Vicepresidente Javier Zanetti. Il giovane esterno ha parlato del suo futuro ai microfoni del Corriere dello Sport.

Ecco le parole di Orsolini

“Sono orgoglioso che tante società importanti mi stiano studiando, però non mi faccio distrarre da questo vortice di voci. Non penso al mercato, al mio futuro. Ho un compito, che è quello di applicarmi e ripagare la fiducia dell’Ascoli“.

“Qualcuno mi ha accostato a Berardi del Sassuolo e qualche altro ha scomodato addirittura un fenomeno come Robben. Io mi tengo alla larga da certi giudizi. Ho cominciato adesso a farmi conoscere, sto cercando di creare le basi per una buona carriera”.

“Il mio modello è Javier Zanetti: per il suo modo di ragionare, per la sua mentalità, per la sua dedizione. Rispecchia i valori autentici, quelli che contano: l’applicazione, il rispetto per gli avversari, lo spirito di sacrificio, la disponibilità a mettersi al servizio dei compagni con umiltà. Ecco, io mi sforzo di interpretare questo mestiere seguendo gli insegnamemti preziosi di Zanetti. In parecchie interviste ho sottolineato questo legame a distanza nei confronti di Zanetti“.

“Proprio Javier Zanetti, qualche giorno fa, mi ha telefonato. All’inizio, quando ho risposto al cellulare, sono rimasto un po’ sorpreso. Ho temuto per qualche secondo che potesse trattarsi di uno scherzo. Ma poi ho riconosciuto la sua voce. Ho capito che stavo parlando davvero con Zanetti. Mi ha ringraziato per le belle parole che avevo espresso sul suo conto, una grande emozione. Mi ha dato l’opportunità di ribadirgli tutta la mia stima anche a voce. Sono stato io a congratularmi con lui. La sua figura di leader silenzioso mi ha sempre affascinato”.


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