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Marotta-Inter, il dirigente si espone sul nuovo stadio. E su parametri zeri e scudetto…

Giuseppe Marotta Inter

Marotta-Inter, parla il dirigente nerazzurro. Presente all’evento che si è tenuto al DLA Pipier Sport Forum di Milano, l’amministratore delegato nerazzurro, Beppe Marotta, ha parlato di tanti aspetti inerenti al mondo interista, dal nuovo stadio fino ad arrivare alla gestione della squadra. Ecco le parole di Marotta come riportate da Calciomercato.com.

Sul nuovo stadio: “Questa è un’icona del calcio nazionale, è un contenitore di emozioni, di storia, di un passato che era riservato tante soddisfazioni al club ma anche la Nazionale- dice Marotta -. Le tante parole vanno spese in positivo. Prima si parlava di strutture ed innovazione, e nell’innovazione c’è anche il concetto di rendere gli stadi funzionali a quella che sono le attività delle società di calcio di oggi che non sono legate solo a fenomeni sportivi e sociali ma anche delle mere e proprie attività di impresa e di business. Come tale, questa rappresenta uno degli strumenti e degli asset fondamentali al fine aumentare la redditività. San Siro è datato e come tutte le cose datate ha dei vantaggi e degli aspetti romantici, ma non corre con i tempi di oggi. I club hanno tentato e stanno tentando di valorizzare questo impianto, così come è giusto e doveroso guardarsi intorno”.

Sul ruolo di manager e gli obiettivi economici e di campo: “Credo che una delle caratteristiche del manager moderno sia quella del coraggio e della creatività nell’ambito sportivo. Ho avuto la fortuna di vivere l’evoluzione del mondo del calcio, sono 45 anni che vivo in questo ambiente: ho potuto assistere alla trasformazione che ha portato al cambiamento. Nei tempi passati l’obiettivo era quello di vincere e poi di ripianare le perdite attraverso un modello che oggi non esiste più, forse legato agli ultimi due presidenti di Milano; oggi invece siamo davanti al concetto di sostenibilità, attraverso la quale c’è sempre la necessità del raggiungimento di obiettivi sportivi che passano però attraverso il messaggio del rispetto di quelli che sono gli equilibri economici, finanziari e patrimoniali. L’ingresso del FairPlay finanziario ha portato anche ad una rigidità dal punto di vista della gestione e questo porta come dice il coraggio da parte della società di agire, e nel coraggio c’è quello di raggiungere l’obiettivo non attraverso la continua immissione di denaro ed investimenti, ma anche di un equilibrio e quindi attraverso la creatività e le opportunità che il mercato ti offre. Il parametro zero è uno di quelli, ma anche il fatto di arrivare su determinato giocatore o talento prima degli altri oil fatto di creare, ad esempio per noi, uno zoccolo duro di italiani visto che siamo in Italia e visto che uno degli obiettivi è quello di vincere lo scudetto. Questo, secondo me, significa avere le basi per arrivarci più facilmente”.