Lazio Inter | Quando una forza irrefrenabile incontra un oggetto inamovibile

di Candido Baldini, pubblicato il: 19/05/2018

Lazio Inter | Una delle migliori difese incontra il miglior attacco

Domani sera andrà in scena Lazio Inter, il match più importante della stagione per entrambe le squadre, che si giocano in 90 minuti l’accesso alla prossima Champions League.

Le chiavi di lettura per questa partita sono molteplici.

Si può prendere ad esempio la via dei ricordi, che porta inevitabilmente al 5 maggio del 2002, data che ha segnato in maniera indelebile la storia nerazzurra.

Basti pensare allo scudetto perso in favore della Juventus, alle lacrime di Ronaldo e  aquella maledizione dei 13 scudetti che sembrava davvero non volersi spezzare.

Fortuna che ci ha pensato il 2010 a cancellare in parte quella data, attribuendogli in significato nuovo, ossia quello dell’inizio del triplete, con la vittoria della Coppa Italia proprio a Roma ma contro i giallorossi.

La speranza è che domani, quando di nuovo, dopo 16 anni,nerazzurri e biancocelesti si incontreranno nell’ultima di campionato, quel ricordo possa essere cancellato del tutto.

Un’altro  elemento che caratterizzerà inevitabilmente il match sarà Stefan De Vrij, in forza alla Lazio ma promesso sposo nerazzurro, che ha deciso di onorare la sua attuale maglia giocando la partita e provando a rovinare la festa della sua prossima squadra.

E si potrebbe andare avanti a cercare temi da approfondire.

Dal fatto che l’Inter si troverà a giocarsi l’ennesima chance offertagli dal fato o semplicemente dagli incroci di campionato.

E proprio contro chi recrimina per il fatto di aver subito danni, senza i quali questa partita dovrebbe essere inutile.

Si potrebbe parlare di Icardi e di Immobile, bomber a confronto in una sfida nella sfida, che stabilirà un altro verdetto ancora in bilico, ossia quello del capocannoniere.

E di molto altro ancora.

Il dilemma logico

Tuttavia, restando più con i piedi a terra e fermandosi a guardare i numeri, si nota un dato.

Domani si affronteranno la squadra che ha segnato di più in Italia (la Lazio) e un’altra che vanta la seconda miglior difesa del campionato, e che ha fatto della retroguardia il suo punto forte.

E ad analizzare questi dati viene da chiedersi quali dei due aspetti prevarrà.

L’offensività, sinonimo calcistico di modernità, o la compattezza difensiva, marchio di fabbrica del calcio italiano.

E sembra riproporsi il celebre “paradosso dell’Onnipotenza”: cosa accade se una forza irrefrenabile si scontra con un oggetto inamovibile?

Quale dei due può prevalere?

La soluzione più logica porterebbe a considerare che l’epilogo naturale possa e debba essere uno stallo.

Ma sarebbe uno scenario poco confortante per tutti quelli che domani, in campo o fuori, saranno schierati sul lato nerazzurro della battaglia.

Perchè un pareggio, come si sa, consegnerebbe di fatto la qualificazione alla Lazio.

Non resta che sperare quindi che sia la solidità a prevalere sull’esplosività.

La ragione, la razionalità sulla follia. L’Inter sulla Lazio insomma, perchè di chance non ce ne saranno più. Il tempo delle seconde opportunità è finito. Domani bisognerà saper cogliere quanto è stato offerto finora.

 

 

 

 

 

 


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