Inter, Sala parla di San Siro: il sindaco da un annuncio e propone 3 strade

di Gianfranco Rotondo, pubblicato il: 31/01/2024

Inter, Sala parla di nuovo di San Siro. Uno dei temi molto caldi in casa nerazzurra è quello del nuovo impianto. La burocrazia, fino a questo momento, ha fermato ogni possibile passo verso la costruzione del nuovo stadio al posto del Meazza. Ragion per cui le due società della città hanno deciso di virare le loro attenzioni altrove. Intanto, all’interno della seduta consiliare, il sindaco di Milano Beppe Sala, ha parlato di San Siro e di tre strade da poter percorrere.

Ecco le parole di Sala: “Ci sono tanti motivi di buon senso che ci dicono che l’idea di ristrutturare San Siro è l’opzione, anche se poi i conti bisogna farli anche con gli altri. Ci sono parecchie cose interessanti, ma la cosa più importante è che i progettisti confermano che si possono fare i lavori senza chiudere lo stadio e questa è una questione dirimente. Ci sono ovviamente delle questioni da chiarire, ad esempio come fare per attrarre di nuovo i club. Il valore patrimoniale dell’impianto per i milanesi è di circa 100 milioni di euro e se queste sono le premesse, qualora ci fosse un interesse il Comune sarebbe aperto ad alcune soluzioni: realizzare noi i lavori, oppure partecipare ai lavori, ma la terza è la più sensata, ossia cedere in diritto di superficie lo stadio. Quest’ultima è la più interessante: per le squadre è importante patrimonializzare lo stadio, in secondo luogo si potrebbero accelerare i tempi”.

Poi, Sala, ha continuato: “Le squadre devono essere in condizione di rispondere entro settembre, presumo che dovremmo chiedere al Milan se intende lavorare con l’amministrazione di San Donato o con noi. Volevamo sostituire San Siro con un altro impianto ma, se il vincolo lo impedisce, a questo punto la strada maestra diventa quella della ristrutturazione. Perciò è importante valutare oggi i progetti, nella speranza di sollecitare l’interesse di entrambi i club, o una squadra sola. Da sindaco e da sindaco di città metropolitana non farò niente per oppormi a opzioni di nuovi stadi in comuni che non siano Milano, ciò non toglie che dobbiamo far di tutto perché le squadre rimangano in città”.

Sala, infine, ha aggiunto: “Salvo diversa decisione del Tar, il vincolo sul secondo anello dello Stadio di San Siro si può considerare una certezza e quindi noi lo diamo nel campo delle certezze, così come il fatto che il referendum non è ammissibile. Se il vincolo a questo punto impedisce di abbattere San Siro e fare un altro impianto, la strada maestra per noi diventa la valorizzazione di San Siro. Per questo è importante valutare un progetto come questo, nella speranza che le squadre rinnovino l’interesse per San Siro. E in questo caso, il Comune sarebbe aperto a tutte le soluzioni: prima ipotesi realizziamo noi i lavori; seconda che partecipiamo ai lavori in partnership con le squadre e poi c’è una terza che a noi sembra la più sensata: cedere in diritto di superficie lo stadio, a lunghissimo termine”.


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