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Inter, parla Marotta: le parole sulla partita. E sul futuro del club e sul futuro di Inzaghi…

Giuseppe Marotta Inter

Inter, Marotta parla prima del match. Una partita importante. Una partita che può mettere un primo tassello per i quarti di finale. Ma l’avversario è molto complicato e servirà la partita perfetta per vincere. Intanto, prima della partita, intervistato da Mediaset, l’amministratore delegato nerazzurro, Beppe Marotta, ha parlato della partita, ma non solo. Ecco le parole a Marotta.

Sul futuro del club: “E’ una domanda che riguarda la proprietà e non entro nel merito, posso solo dire che parlando con Zhang in questi giorni c’è la voglia di parlare di programmazione: è un sintomo di continuità. Lui ha creato un modello che sta dando soddisfazioni, merita un riconoscimento per quello che fa. Ogni società ha la sua identità: è stato un percorso il mio lento ma ha portato dei risultati. C’è stata una risposta forte di tutti, grande senso di appartenenza e anche esperienza: il fatto di essere cresciuto perdendo una finale ha dimostrato come l’autostima sia una qualità che serve per essere vincenti. I complimenti ci riempiono di orgoglio”.

Su Inzaghi: “Inzaghi il nuovo Ferguson? Non so a chi è da avvicinare come allenatore, se a Ferguson o Guardiola: tra lui e gli allenatori che vanno per la maggiore ci sono 10-12 anni di differenza e di esperienza di campo. Il suo cammino è straordinario ad oggi, è arrivato in punta di piedi e ha sopportato un periodo di critiche superandolo e oggi è un allenatore che applica un metodo di calcio molto bello e quindi ce lo godiamo e vorremmo gestirlo il più lungo possibile”.

Sull’Atletico Madrid: “E’ un bel modello di calcio che ha raggiunto traguardi importanti senza avere una disponibilità notevole rispetto alle altre creando un modello virtuoso. Sono molto esperti e devo aggiungere che di dinamiche con loro ce ne sono state tante ed è il bello del calcio. Su Morata abbiamo posto attenzione, è giusto farlo con tanti per poi chiuderne uno. Siamo abituati a pensarli in un calcio all’antica, invece stanno dimostrando di fare un calcio moderno di qualità”.