Inter, nei derby sai come si fa. Da Mazzola a Lukaku, passando per mister x

di Diego De Cicco, pubblicato il: 18/01/2023

Inter, è tutto pronto per stasera e anche se si gioca in Arabia Saudita e non al Meazza il clima derby lo si sente tutto. Questo è ancora più speciale perché non solo vale il dominio cittadino, ma anche un trofeo. La Supercoppa Italiana, spesso bistrattata ma che nessuno vuole perdere.
L’Inter viene da un derby perso in campionato, ma sa bene come portare a casa la stracittadina. La Gazzetta dello Sport ha fatto il punto su alcuni dei quelli più belli della storia. Eccone 3 che sono rimasti negli occhi e nei cuori dei tifosi nerazzurri.
Febbraio 2020 Inter-Milan 4-2

È sicuramente stata una delle partite più emozionanti dell’Inter targata Conte, e a differenza di quello che auspicava il tecnico di Lecce fu un match da vera Pazza Inter. I nerazzurri si trovarono ad andare negli spogliatoi dopo 45 minuti sotto di addirittura due reti, messe a segno da Rebic e Ibrahimovic. Nel secondo tempo un’Inter stratosferica riuscì non solo a rimontare lo svantaggio con i gol di Brozovic e Vecino, ma la ribaltò grazie alle reti di De Vrij e al punto esclamativo di Lukaku per il poker finale. Quel derby resta una delle partite più belle del biennio contiano.

Inter, dal derby della rimonta targata Conte, a quelli di uno sconosciuto Minaudo, fino all’opera d’arte di Helenio Herrera.

Aprile 1986 Inter – Milan 1-0 
Risale agli anni ottanta un altro derby memorabile. Quello che vide l’Inter battere i cugini per 1 a 0 grazie ad un giocatore di fatto sconosciuto. L’eroe del match fu tale Giuseppe Minaudo, esordiente assoluto che Mariolino Corso buttò in campo con una sola missione. Su calci d’angolo o punizioni lui sarebbe dovuto andare vicino al portiere e combinare qualcosa. Detto fatto! A 12 minuti dalla fine punizione battuta in area con Minaudo che di piatto infila la rete rossonera. Fu lui a rovinare il primo derby da presidente di Silvio Berlusconi alla guida del Milan. Per quanto riguarda Minaudo quello fu il primo dei 9 gol messi a segno in tutta la sua carriera.
Marzo 1965 Inter-Milan 5-2

Un derby di altri tempi, di quelli della Grande Inter targata Helenio Herrera e Angelo Moratti. Il campionato per i nerazzurri del Mago si era messo maluccio con i cugini a svettare in classifica con addirittura 7 punti di vantaggio. La vittoria, è bene ricordarlo, all’epoca valeva soli due punti. La storia narra che il patron aveva perso le speranze per il tricolore stuzzicando Herrera dicendogli che quel derby sarebbe tornato utile per allenarsi in vista della Coppa Campioni. Il tecnico, colto nell’orgoglio, agitando il dito disse “No, presidente, vinceremo scudetto e coppa”. La storia di quella stagione è scolpita nel DNA di ogni nerazzurro, ma per scriverla fu fondamentale il derby stravinto per 5-2. Contro il Milan di Nils Liedholm e Cesare Maldini, a portare avanti i nerazzurri fu Jair, con pareggio quasi immediato di Amarildo.  Nella ripresa i gol di Domenghini e Corso indirizzarono la partita. A nulla servì la doppietta di Amarildo che fu seguita da quella di Sandro Mazzola per la manita nerazzurra. Partì così la rimonta interista, i punti furono recuperati tutti e l’Inter fece l’accoppiata che la rese leggendaria.

Quello di oggi è un derby che avrà una storia a sé, ma che tutti i nerazzurri sperano possa diventare memorabile.

Inter, sale l’attesa. E se finisse ai rigori…


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