Elogiare Spalletti e snobbare la squadra ? Miope, ma se a voi va bene…

di Mario Spolverini, pubblicato il: 01/09/2017

Spalletti: un mantra che adesso può finire

Da quando è arrivato il ritornello è sempre lo stesso: Spalletti è il vero top player, Spalletti è il valore aggiunto, Spalletti è come il Santo Protettore e via dicendo.
Giornalisti, osservatori e anche la massa dei tifosi ripete il concetto ormai come un mantra.
Prima riflessione: dopo due mesi e passa lo sappiamo anche da noi, l’abbiamo capito e metabolizzato.
Seconda: siamo talmente convinti del valore di Spalletti che appena si è aperta la possibilità di prenderlo, l’Inter ci si è fiondata.
Altri o l’hanno lasciato andare tra i i fischi o si sono rivolti ad altre botteghe.
Dunque grazie per i fantastici complementi a Spalletti e a chi l’ha assunto, ma ora anche basta.

Sbagliato snobbare la squadra

Anche perché la ripetizione ossessiva del ritornello in alcuni casi pare quasi voler snobbare i valori della squadra.
Pare quasi che il mondo dell’informazione si sia dato una linea guida secondo la quale se dell’Inter si deve parlar bene si parli dell’allenatore, come se del resto fosse impossibile esternare qualche bella parola.
Forse anche per questo ha sorpreso la partenza lanciata della banda di Spalletti.
A conferma, a dispetto di molti, che se il manico è ottimo, il resto potrebbe non essere da meno.
Ma parlar bene dell’Inter in Italia pare quasi come chiedere di giocare la schedina del Totocalcio, se lo fai ti guardano come un marziano.
Fino ad oggi forse l’Inter è stata soprattutto Spalletti ma non è solo Spalletti, anzi.
Icardi, Perisic, Skriniar e compagnia bella hanno già sopito i frettolosi entusiasmi di qualche competitor e messo i pensieri ad altri.
Le prossime giornate diranno qualche parola in più, ma è la squadra tutta che sta crescendo, non il solo tecnico con la bacchetta fatata in mezzo al rettangolo.

Un gruppo coeso che sa cosa vuole

Ora il mercato ha ritemprato la vena polemica dei nostri amici.
Manca un difensore centrale, manca una alternativa a Icardi, si poteva fare qualcosa di più a centrocampo.
Per alcuni anche per i magazzinieri si poteva cercare un rinforzo.
Ma noi abbiamo Spalletti, o questi signori si sono già scordati i poteri taumaturgici del mister di Certaldo da loro così insistentemente glorificati?
Il mercato è andato, le prime due di campionato anche.
I segnali per una annata diversa da quella dello scorso anno (eufemismo ricco di speranza) ci sono tutti.
Spalletti conosce il gruppo che ha alle mani, i rinforzi appena arrivati porteranno nuove soluzioni.
I giocatori hanno capito che il tecnico ha le idee chiare su dove e come arrivare.
E’ il suo valore aggiunto no? Sennò che top player sarebbe?


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