“I tifosi dell’Inter dovrebbero essere grati a Romelu Lukaku: ha portato uno Scudetto in bacheca e 115 milioni di euro nelle casse del club”.
Franco Vanni, giornalista de La Repubblica e docente dell’università Cattolica, commenta l’addio del centravanti belga. Nella terza parte dell’intervista esclusiva a Interdipendenza (la prima la trovate qui, la seconda invece è qui) parla anche del gioco dato da Simone Inzaghi all’Inter e della ‘campagna europea’ che inizierà mercoledì 15 settembre, a San Siro, contro il Real Madrid di Carlo Ancelotti.
Vanni non è sorpreso dalle prime due vittorie, in altrettante partite, dei nerazzurri: “Stiamo parlando di Genoa, Verona. Quindi – sostiene – è normale. Se l’Inter avesse pareggiato per i tifosi sarebbe stato un peccato, se avesse perso qualcuno si sarebbe dovuto chiedere: Dove abbiamo sbagliato? Non sono stupito, quindi, da questi due successi. Sono stupito invece dal gioco già dato da Inzaghi. È veramente, veramente bello da vedere e porta, appunto, risultati. La squadra, poi, non perde in carattere: quando, a Verona, c’è stato da recuperare all’errore di Samir Handanovic, il gruppo ha avuto una reazione eccellente. Il tecnico ha poi azzeccato i cambi, modificando radicalmente il centrocampo”.
La turbolenta estate dell’Inter ha portato alle cessioni di Achraf Hakimi e Lukaku. Secondo Vanni, però, la squadra “non è più debole dell’anno scorso. È vero il centravanti belga poteva garantire una prospettiva di cinque, sei anni mentre Dzeko non è eterno: ma oggi dà qualità al gioco dell’Inter. Ripeto: non è affatto scontato che questa squadra sia più debole dell’anno scorso”.
I nerazzurri si preparano ora ad iniziare la ‘campagna europea’: mercoledì 15 settembre, a San Siro, ci sarà l’esordio in Champions League contro il Real Madrid di Carlo Ancelotti. “L’obiettivo minimo – mette subito in chiaro il giornalista de La Repubblica – è il passaggio dei giorni. E forse più di quello sono gli ottavi. Se oltre a questo verrà qualcosa d’altro, sarà tanto di regalato. Inzaghi ha le idee ben chiare e lo ha già dimostrato durante la sua conferenza stampa di presentazione: l’obiettivo è fare meglio del suo predecessore in Champions League”. Il primo ostacolo, come anticipato, è però il Real Madrid. “Ancelotti – sostiene Vanni – è l’unico allenatore, più ancora di Zidane, che sa progettare un percorso in Champions. Ancelotti è lo specialista di questa competizione. E il Real lo ha ripreso proprio per questo: alle Merengues ‘interessa’ poco la Liga, la loro competizione è la Coppa dei Campioni”.
Il giornalista de La Repubblica parla poi dell’addio di Romelu Lukaku. “Cosa si può chiudere di più? Forse i tifosi devono illudersi meno e non credere che giocatori arrivati a quell’età possano diventare bandiere. Devono essere grati a Lukaku – ribadisce Vanni -: ha portato lo Scudetto e 115 milioni di euro nelle casse dell’Inter. Grazie a questo introito, è plausibile che le prossime sessioni di mercato siano meno doloroso”. Infine Vanni rivela la sua speranza: “Confido che Nicolò Barella rimanga all’Inter tutta la carriera. È il personaggio giusto perché ha qualità, tecnica e gasa il tifoso”.
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