Inter, ieri oggi e domani (e una richiesta al Presidente Agnelli)

di Mario Spolverini, pubblicato il: 04/04/2022

Inter news – Ieri  contava solo vincere, obbiettivo raggiunto.

Ieri l’Inter ha vinto la prima partita brutta sporca e cattiva della stagione, Inzaghi ne faccia tesoro.

Ieri la Juventus ha giocato più e meglio dell’Inter ma conta metterla dentro. Se non ci riesci avere in campo Vlahovic o Caicedo fa poca differenza (a proposito,per l’ex viola un gol in sei partite anche lui alla Salernitana, Lautaro 3 gol ai campani ma a leggere gli scienziati il Toro è un mezzo giocatore ed il serbo un bronzo di Riace del calcio moderno).

Da ieri la Juve saluta le ambizioni di rientrare in lotta per lo scudetto, che c’erano, eccome se c’erano.

Da ieri Milan e Napoli sanno che non sarà una passeggiata di salute, c’è anche l’Inter, c’è sempre stata checchè ne pensassero molti.

Ieri  l’Inter doveva vincere 0-1 con autogol di De Ligt. Il secondo rigore è figlio della pavidità degli arbitri e del VAR che si rifugiano in una decisione pilatesca per lavarsene le mani.

Ieri l’Inter ha confermato enormi difficoltà a creare occasioni da gol, abitudine da mettere nel dimenticatoio quanto prima per evitarsi altri due mesi di fibrillazioni.

Ieri Milan Skriniar ha confermato di essere difensore di caratura mondiale, Barella è tornato (nella ripresa) Brozovic ha fatto vedere come cambiano le cose con lui o senza di lui. Con Correa invece le cose restano sempre come stanno, il Tucu deve svegliarsi, l’Inter non è la Lazio, c’è bisogno anche di lui.

Ieri Inzaghi ha dimostrato che l’Inter “operaia” può reggere la prova con tutti senza portare 8 uomini nella metà campo avversaria. Ma non tutti hanno Cuadrado-Morata-Dybala-Vlahovic, magari meno di 8 ma qualcuno dovrà pur andare in area a tentare la battuta a rete. O no?

Ieri deve segnare la fine della convalescenza, la vittoria a Torino DEVE essere l’elettroshock decisivo in  vista del volatone finale.

Domani inizia un altro campionato per l’Inter, il terzo in questa stagione.

Da domani anche Inzaghi deve lasciare a casa gli abiti della modestia e alzare l’asticella delle aspettative, soprattutto le sue. Potrebbe non ricapitargli troppo presto di giocarsi uno scudetto in queste condizioni.

Da domani il calendario parla chiaro, inutile guardare il calendario (nostro e degli altri), conta solo mettere insieme un altro filotto di vittorie.

Da domani si lascino da parte piccoli o grandi screzi, incomprensioni, tra dirigenti-staff tecnico-squadra. I mal di pancia si regoleranno alla fine, ora non c’è spazio per polemiche da tre soldi, siamo lì, qualunque fosse l’obbiettivo di inizio stagione siamo li, accontentarsi sarebbe un suicidio.

E per finire da domani il Presidente Agnelli faccia un’opera buona a tutto il calcio italiano, a sé stesso e alla sua squadra. 100 euro di multa puramente simbolica a De Ligt e Vlahovic per le sceneggiate in area di rigore nerazzurra, un segnale a tutti che anche lui condanna certi atteggiamenti che niente hanno a che vedere con lo sport. Chiediamo troppo? Forse si, ecco perché Inter e Juve giocheranno ancora partite diverse da tutte e altre, ecco perché hanno ragione i tifosi nerazzurri a riaffermare l’orgoglio della loro diversità..


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