Inter, chi accende la luce ? L’importanza di Dumfries

di Mario Spolverini, pubblicato il: 22/08/2022

 

Inter Spezia fila via liscia come l’olio. La Lu-La torna in servizio permanente effettivo, il centrocampo giochicchia con buona intensità e qualche imprecisione. Difesa senza sbavature, Skriniar accolto come un eroe ritrovato, Bastoni e De Vrji già a buoni livelli. Gli squilli più alti arrivano da Dumfries e Dimarco, stantuffi offensivi che hanno fatto rimpiangere Perisic meno del previsto, almeno in questi due turni iniziali, facili sulla carta ma con l’Inter le strade sono sempre piene di bucce di banana. C’è da lavorare, c’è da crescere soprattutto nel modo di innescare la potenza distruttiva di Lukaku.  Siamo alla seconda, nessuno chieda le meraviglie adesso.

180 minuti giocati contro squadre di rango diverso, vero, ma qualcosa emerge già con sufficiente chiarezza.

Imprevedibilità cercasi

L’Inter pecca in fantasia, nella capacità di verticalizzare rapidamente,  l’imprevedibilità non trova spazi larghi nella rosa nerazzurra. Proprio per questo molti rimpiangono Dybala senza realizzare che 8 volte su 10 l’argentino sarebbe partito dalla panchina per evidenti motivi di equilibrio. Chi è in grado di andar via all’uomo e creare superiorità numerica? Tra i titolari uno solo, quel Dumfries che con una tecnica non sopraffina ma con la gamba degna della Mc Laren di Zhang riesce regolarmente a saltare l avversario di turno e mettere in mezzo palloni non sempre precisi ma in quantità industriale.  Con lo schema attuale di Inzaghi l’olandese rischia di diventare il fornitore ufficiale più importante di palle gol per Lukaku. In più garantisce inserimenti continui sotto porta sui cross del quinto opposto o nei dai e vai a ridosso dell’area avversaria.  12 mesi fa era un oggetto misterioso, qualcuno diceva di liberarsene alla svelta…

Correa e Asllani potrebbero

Correa avrebbe nelle sue corde la capacità di puntare l’avversario in velocità, era stato preso proprio per questo. Fino ad oggi il Tucu ha dimostrato troppa paura e poca decisione, se si sveglia una volta per tutte può diventare importante giostrando 20 metri dietro Romelu altrimenti rischia di consolidare il suo ruolo di costosissima zavorra.

Un altro che ha nei piedi e nella testa un pizzico di genio creativo è Asllani. Il suo compito principale per ora è dare sicurezza ad Inzaghi quando si gira vero la panchina in caso di necessità. E’ giovane, deve inserirsi ma facciamo alla svelta, in certe partite la sua sfrontatezza può essere più produttiva della regolarità di Calhanoglu.

L’importanza di Romelu

Lukaku è ancora appesantito da una forma non al top. Lo schema di Inzaghi non gli regala, per ora, quei 30 metri davanti a sé dove scavallare tirandosi dietro mezza difesa avversaria. Per ora fa la boa e lo fa in maniera strepitosa. L’assist per Lautaro (a proposito, buon compleanno Toro)  sul primo gol è un cioccolatino, sul secondo attira a sé 4 difensori dello Spezia, crea il caos nella retroguardia ligure e libera i compagni per la conclusione.

In sintesi: fare 30 gol o farne 20 facendone fare 15 ai compagni poco importa, poco cambia, la sua utilità è comunque una garanzia. Sarà così anche di fronte a difese più attrezzate di Spezia e Lecce? Auguriamocelo, altrimenti sarebbero ammennicoli acidi.

PS: Giovedì ore 18 sorteggio Champions.  Lecito sognare Eintracht e Lipsia oppure Ajax e Siviglia. Ancor più lecito temere City e Liverpool oppure Real e Tottenham.

Oremus


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