EDITORIALE – Tanta sfortuna, squadra da rivedere e gioco divertente

di Andrea Decorato, pubblicato il: 03/10/2016

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1 Editoriale sulla sconfitta con la Roma per 2-11.1 Abbiamo fatto un’opera di carità: abbiamo resuscitato Dzeko2 Situazione panchina2.1 Meglio Gabigol? Chissà, Frank ha deciso così, non possiamo saperlo. A proposito di Frank. Che dire, gioco schiacciante (da migliorare, s’intenda) che però porta a risultati non sempre piacevoli.Editoriale sulla sconfitta con la Roma per 2-1

Cari lettori, come consuetudine dopo una partita dell’Inter, pubblichiamo un editoriale per analizzare meglio una sconfitta che, ieri sera, ha lasciato l’amaro in bocca un po’ a tutti.

Partiamo con il risultato: molto discutibile. Le occasioni create da una parte e dall’altra sono state molto equilibrate. Certo, loro sono stati più concreti e un pizzico più fortunati e pericolosi, ma sono stati ancora più bravi a sfruttare le nostre disattenzioni. Avete notato che, sulle palle alte, arrivavano sempre prima loro? Un dato a dir poco preoccupante. Soprattutto se pensate al secondo gol e al miracolo di Handanovic nel finale.

Abbiamo fatto un’opera di carità: abbiamo resuscitato Dzeko

Questo, quando prende la metro, passa dal tornello degli ipovedenti, ma quando gioca con noi ci vede sempre benissimo, purtroppo. Gli va dato merito di un buon inizio di stagione, e di una partita che difficilmente ripeterà, dato che si è caricato la squadra sulle spalle. Intanto, uno Spalletti godereccio si gode il quasi secondo posto, immeritato con quello che si è visto dai preliminari di Champions a oggi, con una squadra mediocre che campa alla giornata (pur avendo una rosa da scudetto).

De Rossi è  improvvisamente tornato indietro di circa 7 anni: sembrava il giocatore che il Real Madrid era disposto a pagare 60 milioni qualche estate fa. “Ma proprio contro di noi?”, direte. È certo, contro di noi. Sono sembrati dei giocatori anche Rispoli e Birsa, perché non anche De Rossi. Non sia mai che, incrociando Milan e Napoli, facciamo riprendere fiato a Luiz Adriano e Gabbiadini, giusto per essere generosi con tutti.

Ora però focalizziamoci sull’Inter. Banega troppo importante, Perisic ara la fascia come un carro trainato da 7 buoi e un aratro e Handanovic fa sempre il suo. Icardi, beh, ha più aiutato la squadra in generale, anche perché ha avuto poco materiale a disposizione. Miranda può cavarsela meglio nei disimpegni, ma ieri sembrava avesse i piedi montati al contrario, con quei passaggi sulla trequarti difensiva.

Medel, Santon e Ansaldi da sufficienza, così come Candreva. Murillo no. Murillo a dir poco scandaloso, tranne un paio di interventi da difensore normale. Noi non vogliamo buttarla dietro a nessuno, ma questo sembra un Juan Jesus colombiano, meno veloce e più dannoso. Alcune amnesie difensive hanno ricordato il connazionale, dal passato nerazzurro, Nelson Rivas (ci auguriamo vivamente che non vi ricordiate dell’elemento di cui stiamo parlando).

Situazione panchina

Una squadra che ambisce a un posto in Champions League non può e non deve avere, come prima alternativa a centrocampo, Assane Demoya Gnoukouri. Ma ragazzi, ma Brozovic fa tanto schifo? Va bene, è svogliato, ha fatto una prova vergognosa con l’Hapoel, è chiacchierone sui social; ma è un ragazzo di 24 anni, che ha doti tecniche indiscutibili, e che merita una seconda possibilità, se non vogliamo vedere altri scempi come quello dell’ivoriano al volo a 10 metri dalla porta.

Jovetic, che a detta di De Boer si è allenato bene in settimana, era stanco già dopo 4 minuti dal suo ingresso in campo. Cos’è, aveva già sprecato tutte le energie in allenamento? Al montenegrino va dato atto di essere stato decisivo. Per gli altri, però. Carino quello sgambetto al limite dell’area, che ha procurato la punizione del 2-1. Quando vede queste cose, l’interista si trasforma nel capo ultras Sandrino il Mazzulatore, tristemente noto nei film di Abatantuono per la sua bestialità e per la fede nerazzurra.

Meglio Gabigol? Chissà, Frank ha deciso così, non possiamo saperlo. A proposito di Frank. Che dire, gioco schiacciante (da migliorare, s’intenda) che però porta a risultati non sempre piacevoli.

Meno belli e più concreti, ragazzi: come ha detto Santon, questa squadra ha del potenziale. Sì, ma cerchiamo di farlo uscire, se no qua se ne perde troppo di terreno. E, soprattutto, si dà modo ai giornalai (con tutto il rispetto per la categoria) di fare processi per 15 giorni abbondanti.

Anche se a te non frega nulla, Frank, evitale almeno a noi queste cretinate da bar che si leggono su qualsiasi quotidiano sportivo: per favore, torna ad inanellare qualche vittoria e metti a tacere tutti questi esperti da salotto, che l’unica squadra che hanno guidato è stato il Manchester United a Premier Manager 2008 su Playstation 2. Dai, c’è tempo: per i risultati un po’ meno, però c’è tempo. Dimostriamo che le belle prove si possono trasformare in belle vittorie, per andare a prenderci il posto che ci compete: la vetta.


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