EDITORIALE – Continuità e gioco: avanti su questa strada, Frank

di Andrea Decorato, pubblicato il: 22/09/2016

Editoriale sulla vittoria dell’Inter a Empoli

Buongiorno, cari lettori: dopo la meritata vittoria di ieri, oggi dedichiamo un editoriale a Frank De Boer e Mauro Icardi.

Partiamo con il tecnico olandese: dopo i processi di tutti i fenomeni improvvisati della panchina, il buon Frank sta dimostrando di poter stare (e alla grande) in un campionato tattico come quello italiano. La Serie A avrebbe dovuto imbrigliare le velleità offensive di De Boer, che invece sta proponendo un calcio innovativo per il nostro torneo. Pressing alto, difesa raccolta e verticalizzazioni rapide ed efficaci: il mix perfetto per dominare le partite, con piace all’allenatore dell’Inter. Finalmente si vedono i tratti di una idea ben definita di gioco, che mira a dare spettacolo, a sottomettere l’avversario e a far divertire i giocatori, oltre che gli spettatori stessi. Se si continua così e, soprattutto, se si migliora ancora, i ragazzi ci faranno divertire, e ci faranno togliere anche qualche soddisfazione a fine anno. Mica male per uno che era stato definito un incapace dalla maggior parte della stampa italiana: che sia la volta buona che cambiamo un minimo la mentalità e la facciamo finita con questo atteggiamento da arroganti verso chi viene dall’esterno per portare il suo credo calcistico? Vedremo. Intanto invitiamo la Gazzetta dello Sport a rimangiarsi quel titolo da carta straccia di venerdì scorso: la vergogna non appartiene all’Inter, ma ai loro titolisti, che ora farebbero meglio a mettere la testa sotto la terra come struzzi. Complimenti per la competenza e per le critiche gratuite.

Passiamo ora a Icardi. Una macchina da gol: 6 su 7, in questo campionato, li ha firmati lui, mostrando una freddezza sotto porta che pochi hanno in Italia (compreso mister 94 milioni × 94 kg). Rinnovo strameritato e adeguamento doveroso: saranno stati sbagliati i modi e i tempi, ma Wanda Nara non aveva tutti i torti a volere suon marito come giocatore più pagato che dipende effettivamente in gran parte dal suo numero 9. Un killer sotto porta: ridetevela pure, ma il Dottor Galliani, in settimana, aveva osato dire che Bacca ha un valore pari a Icardi. Ma scherziamo? Un 31enne che gioca solo in contropiede paragonato a un avvoltoio dell’area di rigore che ha solo 23 anni? Con 6 gol nelle prime 5 giornate di campionato, sto mostro può mettere nel mirino il record dell’anno scorso, se l’Inter inizia a girare di continuo così.

Chiusura sulla squadra in generale. Valutate se gente come Handanovic, Miranda, Joao Mario, Candreva e Perisic (oltre a Icardi) non può metterci alla pari della Juve: siamo almeno da secondo posto, ma, se i meccanismi appena assimilati diventano automatismi fino alla fine del campionato, ne vedremo delle belle, con l’Inter che potrebbe anche contendere il titolo. Guardate la storia calcistica da allenatore di De Boer nei sei anni di Ajax: diteci se troverete analogie con questa stagione, meditate, sperate e sognate.

AMALA


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