Caos Icardi: le opinioni dei tifosi sotto l’ombrellone, Marotta può spiegare?

di Mario Spolverini, pubblicato il: 03/08/2019

La freddezza con cui l’Inter ha rinnovato l’invito a Mauro Icardi a trovarsi un’altra sistemazione ha riempito oggi pagine intere sui media e sui social. E ora? Andrà al Napoli? Andrà alla Roma? Oppure Marotta riuscirà a bloccare l’offensiva bianconera in terra d’Albione architettata dall’ex delfino Paratici per fregare Lukaku ai nerazzurri, e portare a termine il delitto perfetto con l’ex capitano interista alla Juve e Dybala alla corte di Conte?

Domande destinate ad avere risposta a breve termine, l’8 agosto sembra diventata la data di un armageddon e invece è solo il gong finale  del mercato inglese. Beati loro viene da dire, noi poveri italioti passeremo il ferragosto tra catini di impepate di cozze, tagliolini allo scoglio e baruffe di mercato per digestivo. Gli sguardi inviperiti di mogli dedite a commentare l’ultimo vestito di Meghan o le corna di qualche attore/attrice non ci rovineranno il piacere della nostra sana zuffa quotidiana sotto l’ombrellone per convincere l’adiposo vicino che Borja Valero non ha la 104 e che anzi, sarebbe un affarone se lo ri prendessero a Firenze o in qualsiasi altro borgo sperduto dello stivale, magari insieme a Joao Mario.

Ma la domanda principe che regna sulle spiagge italiane è una, solo una: che minchia ha fatto Icardi per meritarsi un trattamento simile?

Proviamo a metter giù qualche ipotesi.  Escluderemmo a priori che abbia attentato alle grazie della moglie di Marotta, Mauro è uno tutto casa, famiglia e moto d’acqua sul lago di Como. Troppo impegnato a fare da baby sitter alla nidiata di bocche da sfamare mentre per fortuna c’è Wanda a portare a casa la pagnotta con i suoi servizi fotografici della serie “ho il cervello meglio del lato B”. E anche perchè Mauro nel frattempo continua a preferire l'altro lato, visto che le indiscrezioni di oggi parlano della sua ultima tripletta realizzata tra le mura domestiche anzichè a San Siro.

Molto più probabile che verso gennaio, quando ancora il casino non era divampato, Icardi abbia chiesto a Steven Zhang di fargli fare un giro sulla sua fiammante Pagani Huayra BC da 2,5 milioni di euro . Possibile che Mauro, abituato alla Duna o tutt’al più alla Y10 diesel che regnano nel suo garage,  abbia preso una curva troppo stretta lungo la strada della Pinetina,  strisciando la preziosa fiancata sul muro, con la miseria di 600 mila euro di danni.  Lui non lo sapeva ma se c’è una cosa che fa incazzare i cinesi è dover passare il lunedì dal carrozziere.

Un’altra tesi che va per la maggiore sotto gli ombrelloni, è che i compagni di squadra, tutti, si siano incazzati come vipere dopo aver scoperto che i Rolex ricevuti in regalo lo scorso anno da Icardi per festeggiare il titolo di capo cannoniere, fossero dei banali tarocchi. Ranocchia, imbronciato ma cuore d’oro,  avrebbe ringraziato lo stesso, Karamoh gli avrebbe dato del pidocchioso, ma quelli che si sarebbero incazzati davvero sono Brozovic e Perisic,  perculati  a sangue in un ritiro della nazionale croata da Modric, Rakitic e pure da Kovacic con i loro bei Daytona orginali al braccio.

Se poi nello spogliatoio fosse volato qualche ceffone, come più di uno sostiene, e che sarà mai? In ogni famiglia uno scappellotto paterno non ha mai fatto male a nessuno e men che meno quelli tra coetanei. Un po’ diverso sarebbe se il buffetto fosse partito dalle mani dell’argentino per planare su figure un po’ più importanti di lui nell’organigramma societario. Ma anche di questi incontri  molto ravvicinati sono piene le leggende di più di un club, senza che sia mai successo un pandemonio simile.

Appena passato l’8 agosto chiediamo a a Marotta di liberarci da questo dubbio feroce, da questo incubo che non fa dormire la notte milioni di interisti. Non c’è conteggio di pecore che regga, meglio le zanzare, almeno per quelle c’è il vecchio caro DDT.


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