Bellinazzo: “Suning, il governo cinese non è la causa dello stop al mercato”

di Luca Albanese, pubblicato il: 21/09/2017

Il giornalista analizza la situazione di mercato

Non sarebbero state le disposizioni del Governo Cinese a frenare Suning negli investimenti da destinare al mercato nerazzurro. Ne è convinto Marco Bellinazzo che nella sua rubrica su goal.com ha analizzato la situazione. Il richiamo di Pechino non sarebbe stato assoluto. Tutti i soggetti che stanno portando linfa vitale alla recente espansione calcistica cinese potrebbero continuare indisturbati la loro attività. I soggetti bloccati invece sarebbero quelli che hanno perso l’appoggio del Governo. Ad esempio Yonghong Li, che sta lavorando duramente per riaccreditarsi agli occhi del massimo organo politico cinese.

Le limitazioni imposte al budget sul mercato dell’Inter sarebbero quindi da imputarsi esclusivamente al Fair Play Finanziario: “Le iniziative di Suning (che ha già investito sull’Inter in varie forme quasi 400 milioni), viceversa, continuano a riscuotere il consenso politico di Pechino. Quale preoccupazioni potrebbe in effetti suscitare la spesa nel calciomercato di qualche centinaio di milioni per un gruppo che ne fattura oltre 50 miliardi di dollari all’anno? Ad essere rallentato sarà piuttosto lo shopping di squadre. Il vero freno che si è già manifestato in questo mercato  riguarda  semmai l’importazione di calciatori stranieri. Anche in questo caso a pesare di più sono le direttive del presidente Xi sui limiti di tesserati non cinesi funzionali ad uno sviluppo del calcio cinese basato sulla formazione interna di un esercito di 50 milioni di calciatori nel quale andare a pescare la futura Nazionale campione del mondo”.

(fonte:goal.com)


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