Esclusi dalla Nazionale per un “like” | Spalletti non vuole sentire ragioni: caso gravissimo a Coverciano

Luciano Spalletti a bordo campo - Foto Lapresse - Interdipendenza.net
Il commissario tecnico della Nazionale punisce con l’esclusione due giocatori che non condividono le sue posizioni
A ridosso dell’inizio del girone di qualificazione ai Mondiali, un caso ha agitato lo spogliatoio italiano. Gli azzurri non partecipano alla fase finale della competizione dal 2014 e non vogliono fallire questo obiettivo. Il principale ostacolo al passaggio diretto del turno è rappresentato dalla Norvegia, con lo spauracchio dei playoff da evitare, dati gli esiti nefasti del passato.
Due impegni di inizio giugno che indirizzeranno il proseguo del girone e che diranno molto sulle possibilità di vedere gli azzurri il prossimo anno al massimo torneo per le Nazionali.
Il commissario tecnico Luciano Spalletti ha dovuto registrare due infortuni nel corso del ritiro di Coverciano. Manuel Locatelli si è fatto male alla caviglia e rischia di saltare anche il Mondiale per Club con la Juventus.
Un problema fisico è accorso anche a Mattia Gabbia che è stato sostituito da Daniele Rugani, di ritorno in Serie A dopo una stagione in prestito all’Ajax di Farioli, con la conquista dell’Eredivisie che è sfumata all’ultima giornata.
Il clima è teso a Coverciano, la reazione del giocatore ha sorpreso tutti
Sempre in difesa ha fatto clamore la decisione di Francesco Acerbi di declinare la convocazione, ritenendo nel comportamento del c.t. una mancanza di rispetto.
Dopo la disfatta in finale di Champions League con la sua Inter, la stagione si conclude nel peggiore dei modi per il centrale nerazzurro che, a 37 anni, si è visto chiudersi le opere della Nazionale.

Il gesto basta per essere esclusi dalla Nazionale, l’Italia perde due titolari
Il giocatore ha spiegato le sue ragioni in un post pubblicato su Instagram e stupiscono i like di Roberto Mancini e di Gianluca Scamacca, non sufficienti per un’esclusione dalle prossime gare. Il centravanti è alle prese con il recupero dalla rottura del legamento crociato e non gioca in azzurro dall’Europeo della scorsa estate.
Il mister e la punta dell’Atalanta hanno mostrato comprensione riguardo alle parole di Acerbi ma, allo stesso tempo, disapprovazione nei confronti dell’atteggiamento di Spalletti, reo di avere ritenuto il difensore non più idoneo al progetto azzurro, con una linea verde che ha la precedenza rispetto a un profilo di esperienza come il suo.