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Inter, 2 nerazzurri “Mondiali” decisivi. Il terzo si concede una follia

Lautaro Martinez

Inter, ieri sera 3 nerazzurri si sono resi protagonisti nella giornata che ha visto disputarsi i primi due quarti di finale dei Mondiali. Nella sfida tra Olanda e Argentina, andata in scena ieri sera e vinta dai sudamericani, si sono affrontati Lautaro Martinez e Denzel Dumfries. Nella sfida del pomeriggio tra Brasile e Croazia, che ha visto quest’ultimi imporsi ai rigori, è stato protagonista Marcelo Brozovic.

La Gazzetta dello Sport questa mattina ha redatto le pagelle dei due match si è soffermata sull’analisi dei match dei tre giocatori dell’Inter. Per quanto riguarda il croato il voto è stato alto. “Irretito da un tunnel di Neymar, abbiamo temuto che gli patisse la brocca, ma ha tessuto e ricucito il gioco fino all’esaurimento”.

Inter, luci per Lautaro Martinez. Ombre per Dumfries

Nella sfida che ha portato l’Argentina in semifinale Lautaro Martinez ha giocato un ruolo importante. L’attaccante nerazzurro ha fatto il suo ingresso in campo a gara in corso, e precisamente al minuto ’82. Il giocatore è risultato decisivo soprattutto in occasione dei calci di rigore. Scaloni gli ha assegnato l’ultimo tiro dal dischetto, quello che ha siglato la vittoria dell’Albiceleste.
“L’incubo danzava nell’aria, come tante altre volte nella storia di Leo Messi in Nazionale. E invece il Toro Lautaro, dopo un torneo di amarezze, ha tuonato in rete il rigore decisivo ed è stata sola festa, solo canti, solo Argentina. La Seleccion vola in semifinale dove martedì troverà la Croazia e non il Brasile”. 6,5 la valutazione finale.

Dumfries invece è stato protagonista di una gara negativa, che gli è costata un 4,5 in pagella. Dopo essere stato il migliore in campo contro gli Stati Uniti (un gol e 2 assist), ieri sera è risultato tra i peggiori. “Una follia, non la prima se ripensiamo al rigore per la Juve nell’Inter. Mette giù Acuna ed è rigore. In linea con il resto della partita: lontanissimo da quello visto con gli USA. Riapre una partita che sembrava finita”.