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Inter, ecco Commisso: dall’azienda creata in casa all’attacco ai nerazzurri

Hanno fatto rumore le parole pronunciate dal presidente della Fiorentina verso l’Inter. Ma chi è davvero Rocco Commisso?

 Hanno fatto rumore le parole (che potete leggere qui) pronunciate dal presidente della Fiorentina, Rocco Commisso.

L’imprenditore ha letteralmente infiammato il match che andrà in scena domani sera tra l'Inter e i viola. Ma chi è esattamente il ricco proprietario del club toscano? Una storia senza dubbio non banale quella di Commisso, che si è trasferito dalla sua terra natia, l’Italia, in America, senza conoscere una parola di inglese. Qui si da’ da fare, dall’Università ai diversi lavori, fino all’anno magico. E’ il 1995, e l’italo americano fonda la sua azienda (la Mediacom) nell’autorimessa di casa. La sua attività, che opera nel settore dei sistemi via cavo, lo farà arrivare a quello che è oggi, ossia un magnate con un patrimonio da 8,1 miliardi di dollari. L’investimento nella Fiorentina, avvenuto nel 2019, non è stato il primo nel mondo del calcio. Due anni prima infatti aveva acquistato, e salvato dal fallimento, i New York Cosmos.

Nei due anni italiani ha messo in chiaro alcuni concetti. In primis di non avere timori reverenziali verso le big, anzi. Commisso ha dimostrato di voler competere con loro, o acquistando giocatori cercati da tutte le migliori squadre del campionato (Amrabaat), oppure opponendo strenue resistenze di fronte ad assalti per i suoi gioielli. La Fiorentina insomma non è una bottega dove le società più ricche possono dar libero sfogo ai loro saccheggi. Per Chiesa, si è arreso alla Juventus solo dopo più di un anno di corteggiamento.  In estate invece il suo capolavoro è stato il riuscire a trattenere Vlahovic, corteggiato da mezza Europa (anche dall’Inter). Per il resto la sua strategia di mercato ha visto un mix di profili di prospettiva (come Castrovilli) e di giocatori in cerca dell’ultimo brivido in carriera (Boateng e Ribery). Le campagne hanno sempre avuto un dato comune: gli investimenti sono sempre stati corposi. Meno fortunate le scelte degli allenatori (basti pensare ai flop di Montella, Iachini, Prandelli e al caos Gattuso).

L’altro dato che ha caratterizzato l’esperienza italiana è rappresentato dall’eccentricità, e dall’atteggiamento spesso rivoluzionario. Basti ricordare lo sfogo a Sky per i commenti non piaciuti. Oppure le parole del post Juventus Fiorentina, dove lamentava disparità nei giudizi arbitrali. Tutto ciò passando per le esternazioni del 14 maggio di quest’anno, quando, in un impeto di rabbia, aveva addirittura messo in vendita la Fiorentina. Ora nel mirino del vulcanico Commisso ci è finito il sistema calcistico italiano, ed in particolare Juventus e Inter. Ennesima esplosione che, se abbiamo inquadrato il personaggio, non dovrebbe essere l’ultima. Intanto si attende di capire se ci sarà una reazione dell'Inter.