Inter-Shakhtar, le pagelle. Bene Eriksen, Young il peggiore
A cura di Raffaele Garinella
Twitter @RGarinella
Si è fatto un gran parlare di biscotto, ed invece la frittata la prepara l'Inter. I nerazzurri appaiono incampaci di vincere contro lo Shakhtar e lasciano l'Europa. Conte cambia tardi e l'arrembaggio finale appare francamente tardivo.
Le pagelle
Handanovic 6,5: un solo intervento degno di nota nel primo tempo. Risponde con decisione e sicurezza. Nella ripresa si conferma attento su Tetê.
Skriniar 7: il migliore della retroguardia nerazzurra. Non si limita alla sola fase difensiva, ma si avventura in sortite lungo la corsia laterale.
De Vrji 6,5: solita sicurezza nella gestione della difesa e nella fase di impostazione.
Bastoni 6: difende bene. Mancano i suoi suggerimenti in avanti. Spesso si dedica alla fase di impostazione, ma non questa sera.
(40'st D'Ambrosio: ng)
Hakimi 6: poche occasioni per accendere il motore e sprigionare tutto il potenziale di cui dispone.
(40'st Darmian ng)
Barella 6,5: più contratto del solito, anche per via della botta alla caviglia rimediata due giorni fa. Non era semplice giocare in quelle condizioni, ma lui non si tira indietro. Cresce col passare dei minuti.
Brozovic 6: regia ordinata, come sempre, ma priva dei soliti guizzi.
Gagliardini 5,5: gli avversari non sono galattici, ma lui si limita al compitino.
(30'st Sanchez 6,5: Conte gli chiede un guizzo, lui ci mette la testa due volte. Lukaku – incredibile – gli nega il gol.
Young 5: mai un cross pericoloso, mai una giocata offensiva che si riveli decisiva.
( 24'st Perisic 5: avrebbe dovuto entrare in partita con più decisione ed incisività. Non gli riesce nulla).
Lukaku 5: nel primo tempo si riposa. Nella ripresa va vicino al gol in una sola occasione, ma toglie dalla porta un gol di Sanchez già fatto.
Lautaro 5: il più pericoloso dell’Inter nel primo tempo. Va vicino al gol e viene fermato solo dalla traversa. Lo spazio lo trova, ma le conclusioni non sono precise.
(40'st Eriksen 6,5: pochi minuti per dimostrare che classe ne ha da vendere. Professionista impeccabile).
All. Conte 5: preferisce un Barella a mezzo servizio ad un Eriksen perfettamente abile ed arruolabile. Barella non lo delude, ma i cambi – Eriksen compreso – appaiono tardivi. L'eliminazione è figlia di una lettura di gara lontana dalla perfezione.