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Calciomercato Inter: cosa manca e chi potrebbe essere davvero utile alla causa

Calciomercato Inter: possibilità ridotte per gli acquisti ma è chiaro ciò che serva a questa squadra

Calciomercato Inter: anche questa sessione non sarà caratterizzata dai cosiddetti fuochi d’artificio da parte del gruppo di Suning. Per quanto da un lato sia abbastanza chiaro che gli acquisti non potranno avvenire per via del regime di FFP, è anche noto che in ogni caso spese esose e fuori controllo non sarebbero potute comunque avvenire per i noti paletti UEFA strettamente legati al binomio dei ricavi e delle spese.

Chiarito questo aspetto, il mercato dovrà necessariamente portare qualcosa a Luciano Spalletti per tentare di portare a termine la missione qualificazione Champions. La quadratura della squadra, pur se con dei limiti, esiste. Ognuna delle pedine si trova al suo posto e cerca di dare il suo contributo per la manovra che finalmente appare corale, dopo anni di sprazzi di singoli.

La stanchezza però ha fatto in modo da rendere il tutto molto più prevedibile e fiacco rispetto a quanto visto nella prima parte della stagione. Perisic, Vecino ma anche Borja Valero sono stati quelli che hanno inciso maggiormente e che inevitabilmente hanno pagato dazio più di tutti. Soprattutto a gara in corso, è mancata quella spinta, quello strappo in grado di dare il cambio di marcia per tentare di chiudere il risultato.

Il cambio e l’obiettivo Champions

Da qui la necessità di intervenire sia in fase di contenimento (un altro mediano e un difensore centrale), che in quella offensiva con un esterno offensivo e un trequartista. Attorno a questi ruoli, dovranno ricadere nomi di giocatori in grado di sopperire a determinate caratteristiche.

Ramires sembrerebbe essere ormai in procinto di arrivare, viste le diverse news di mercato e la mancata presentazione in Spagna al ritiro di Marbella. Il brasiliano, che andrebbe ad occupare l’ultimo slot riservato agli extra comunitari, dovrebbe essere il rinforzo in mediana. In Premier League si è fatto conoscere per le sue doti di corsa e conclusione in porta; oggi potrebbe sistemarsi nei due di fronte la difesa oppure potrebbe essere presupposto di un possibile cambio modulo. Allo Jiangsu infatti, ha offerto prestazioni di buon livello come vertice basso pur considerando che il calcio Cinese non sia minimamente paragonabile a quello italiano. Di necessità virtù sembrerebbe essere il motto del momento e più di tanto non si potrà migliorare.

La novità e la necessità sulla trequarti

La novità potrebbe essere rappresentata sulla trequarti da Rafinha. Un giocatore mai diventato eccellente, ma nemmeno considerabile un vero e proprio scarto. Le condizioni fisiche non sono le migliori è vero; però per la nota situazione il target non potrà essere alzato di molto se non per acquisti con diritto di riscatto. Il centrocampista brasiliano, un brevilineo molto tecnico, potrebbe essere fisicamente e tecnicamente quel tipo di giocatore “incursore” tanto caro a Spalletti. Una scommessa? probabilmente per il futuro sì, ma il suo rendimento nel passato lascerebbe ben sperare. A Milano poi avrebbe la possibilità di trovare riscatto e minutaggio utile. Una sorta di boost che potrebbe farlo arrivare alla pinetina con grandi motivazioni: quelle necessarie per arrivare in fondo a questo campionato.

Inutile al momento parlare di Pastore (da comparazioni con il passato, forse non il profilo ideale di Spalletti) o altri trequartisti per il semplice motivo che i giocatori puntati, sarebbero inarrivabili sia per i costi della trattativa che per l’ingaggio il cui importo massimo sarebbe garantito al solo Icardi, vero trascinatore di questa Inter.

Servirebbe anche un esterno di attacco in grado di dare riposo e prestazioni diverse rispetto alle ali attualmente in rosa. Uno come Deulofeu ad esempio, con i suoi movimenti a rientrare da sinistra verso destra, aiuterebbe non di poco a creare imprevidibilità alla manovra. In questo modo il corridoio esterno sarebbe libero per la corsa del terzino. Un modo per esprimere calcio molto simile a quello visto da Spalletti nella scorsa stagione con la Roma.