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Spareggio a San Siro, un mondiale da sogno o nemmeno per sogno?

L’avventura di mister Ventura, Russia-mo o ci svegliamo?

Spareggio a San Siro – Che mancasse qualcosa, o forse qualcuno, lo sapevamo. Ma si sperava che almeno non mancasse l’orgoglio, e forse anche quello è andato stasera a farsi benedire, francamente ne avrebbe bisogno. Non per infierire, ma c’era e c’è ancora in palio una qualificazione per il rotto della cuffia, come altre volte, se si vuole evitare di continuare la serie occorre estrarre gli attributi in tempo utile, e per farlo c’è solo S.Siro.

Ventura? Appare in bilico anche la sua av…Ventura; magari si fa presto a dirlo e meno a farlo ma si poteva fare di meglio, con tutto il rispetto per questa Svezia che, per quanto ben messa, grintosa e anche tecnica in almeno tre elementi, avrebbe comunque avuto vita meno facile anche contro la Svizzera.

Che il pubblico di San Siro li prenda per mano...

E si, è augurabile che li prenda per mano e non per qualche altro punto del corpo, ma là in campo ci vanno loro e il pubblico può solo soffiare forte, cercando di gonfiare le vele di questa goletta (nel senso che un goletto dovevano farlo) azzurra, ma il resto devono farlo gli Immobili, non di fatto ma solo di nome, gli Insigne che qualcosa “insignino” agli svedesi, e anche i Barzagli, i Bonucci e i Chiellini tirino fuori le loro ultime fiammate di energia per chiudere con Buffon e gli altri un’era che non deve finire in bianco, ma neppure in nero, anche se quelli sono i soli colori che si portano dietro, portando la nazionale a disputare un’altro mondiale guadagnato in sordina, magari come altre volte zoppicando all’avvio ma poi ruggendo e addentando gli avversari (possibilmente non come fece Suarez a Chiellini, mondiale in Brasile) . Ora siamo al rush finale, spareggio da vincere o morire. Il tempo è poco, anzi scarseggia…. e la papera (autogol) non deve galleggiare a S.Siro.