Marzo, il mese nero di Hakimi: dalle scorribande alle difficoltà 

di Gianfranco Rotondo, pubblicato il: 15/03/2021

Dopo il derby di Milano vinto per 3-0 dall’Inter sul Milan, la squadra nerazzurra ha ottenuto altre quattro vittorie consecutive, importanti per poter continuare a cullare il sogno scudetto a undici partite dal termine (un’eternità!). Quello che, però, è meno incoraggiante è il rendimento di alcuni calciatori che, fino a quel momento, si erano dimostrati essere degli uomini chiave. Uno di questi è sicuramente Achraf Hakimi.

L’esterno ex Real Madrid e Borussia Dortmund, dopo essere stato un vero e proprio trascinatore della squadra di Antonio Conte con 6 reti e 4 assist in stagione, ha iniziato ad avere un calo importante proprio dopo la stracittadina. Fino a quel punto, il marocchino, era stato capace di dare sfoggio di tutte le sue qualità, portando a spasso tre avversari per il gol del momentaneo 2-0 di Lautaro.

E poi? Dopo la luce sembra essersi staccata. Sicuramente sanno tutti che il giocatore ama molto andare per gli spazi aperti, ma non può essere una giustificazione. Da adesso in poi, tutte le squadre vorranno interrompere la striscia di vittorie dell’Inter, soprattutto le squadre che, come ieri il Torino, dovranno ottenere dei punti salvezza e che resteranno molto chiuse e arroccate dietro (sono queste le squadre contro cui l’Inter soffre e lo si è visto per tutto l’arco della stagione).

Per questo è molto importante che Hakimi riesca a smussare i difetti che ancora, alla sua giovane età, ci sono. Per esempio, come detto sopra, il dover andare necessariamente negli spazi. Come ieri il Toro e la settimana passata l’Atalanta, le squadre hanno iniziato a capire e bloccare i movimenti della corsia di destra interista, oltre che a contenere un riferimento offensivo come Romelu Lukaku.

Hakimi, ieri, è andato palla al piede, puntando e saltando l’avversario soltanto una volta. Il marocchino, con una maggiore incidenza sui cross, potrebbe sfruttare le capacità aeree delle punte e dei centrocampisti. Un margine, quindi, che Hakimi può ancora attaccare per migliorarsi e completarsi.

La strada per lo scudetto è ad oggi ancora lunga, soprattutto in virtù di alcuni scontri diretti da giocare, del recupero di campionato della Juventus e dell’intenzione dei bianconeri di non mollare fino all’ultimo istante della stagione. Tanto dei risultati dell’Inter passa anche dalla forza dimostrata da Hakimi che, dopo aver migliorato la fase difensiva, deve ritrovare la massima dose di gas per sgommare nel finale di stagione.


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