Inter, Materazzi incorona e difende Bastoni: su Mancini e Mourinho…

di Vincenzo Mirto, pubblicato il: 08/10/2021

Marco Materazzi è intervenuto sul palco del Festival dello Sport di Trento dove ha trattato diversi argomenti e svelato alcuni retroscena della sua carriera.

L’ex difensore dell’Inter ha parlato in primis della nazionale di Roberto Mancini paragonandola a quella campione del mondo di Marcello Lippi per l’unità del gruppo, spiegando che all’epoca il caso calciopoli destabilizzò l’ambiente, mentre l’attuale nazionale ha avuto più tempo per compattarsi negli ultimi 3 anni. Poi gli elogi a Roberto Mancini per il lavoro svolto e anche un retroscena di quando era suo allenatore all’Inter. Materazzi ha svelato di essere arrivato spesso ad uno scontro verbale e fisico con il commissario tecnico della nazionale, ricordando uno scontro avvenuto prima del Mondiale.

La bandiera interista ha parlato del futuro della difesa azzurra e sui possibili eredi di Giorgio Chiellini e Leonardo Bonucci, destinati ad appendere gli scarpini al chiodo. Secondo Materazzi l'Italia è ben fornita di ottimi difensori anche per il futuro ed ha incoronato Alessandro Bastoni come uno dei pilastri della prossima difesa azzurra, difendendolo dagli errori commessi nel match contro la Spagna (qui l'approfondimento).

Una battuta anche su Josè Mourinho alla Roma e sul suo ex compagno Marko Arnautovic. Vedere il portoghese su un'altra panchina suscita in lui uno strano effetto. Lo Special One resta uno dei top allenatori al mondo ed ha tantissima voglia di vincere dopo gli ultimi due anni deludenti. A Roma, dice l'ex difensore, sta creando molto entusiasmo e sta riportando la squadra ad alti livelli. L'austriaco, tornato in Serie A in estate al Bologna dopo la non esaltante esperienza all’Inter nel 2010,  aveva grandi qualità anche quando arrivò in nerazzurro e farà molto bene con gli emiliani. Negli ultimi anni ha dimostrato di essere un buon giocatore in Premier League e nel campionato cinese, poi un retroscena: “Si presentò dicendo che dopo sei mesi sarebbe stato più forte di Ibrahimovic, io l’ho buttato fuori dallo spogliatoio”.


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