Inter, finisce il mercato: gli acquisti di Conte e il problema cessioni

di Gianfranco Rotondo, pubblicato il: 05/10/2020

Il mercato si è concluso, e tanti sono stati i colpi messi a segno dalle società. Per quanto riguarda l’Inter, questa sessione è stata ,per così dire, strana. Dettata da trattative, poi, naufragate in corsa e di ritorni di fiamma per giocatori che, fino a qualche tempo fa non sarebbero dovuti rientrare nei piani e che, invece, adesso faranno parte della rosa di Antonio Conte e della solita, ed oramai atavica, difficoltà a cedere.

Il tutto ha avuto inizio con la famosa riunione fiume di Villa Bellini, in cui si è stretta tra presidente, dirigenti ed allenatore, una nuova linea per poter ripartire insieme con una visione comune, dopo i deragliamenti della scorsa stagione. Soprattutto per quanto riguardava il mercato. I primi obiettivi di inizio estate – Tonali e Kumbulla – sono stati abbandonati per il mai sfumato definitivamente Vidal, poi arrivato, dopo una lunga trattativa con il Barcellona, e per Kolarov, anche lui ricercato da tempo e acquistato per dare solidità, carisma ed esperienza ad una squadra ritenuta, da parte di Conte, troppo giovane per poter vincere.

A questi acquisti, si sono aggiunti i ritorni di Nainggolan, Perisic, Pinamonti e Radu, e la promessa mantenuta con il Parma, Matteo Darmian, ufficializzato proprio oggi. Per ultimi, ma non meno importanti, gli acquisti di Alexis Sanchez a parametro zero – già formalizzato durante la fase finale di Europa League – e Achraf Hakimi, vero e proprio fiore all’occhiello di tutta la campagna trasferimenti.

Ma il vero tasto dolente, come anticipato, sono state le cessioni. La crisi dovuta al Covid-19 ha messo un freno agli acquisti per dare fiato ai bilanci.. Questo ha certamente influito nelle dinamiche delle trattative, ma il problema di dover cedere rimane. A parte il riscatto di Icardi da parte del PSG, delle altre 15 cessioni effettuate dall’Inter, solo quella di Longo è avvenuta a titolo definitivo. Chi è partito per fine prestito – come Biraghi –, chi per fine contratto – come Borja Valero -, chi per risoluzione contrattuale – come Godin ed Asamoah – e chi, infine, in prestito – come i vari Esposito, Gravillon, Dalbert, etc. -.

Irrisolti sono rimasti i casi Nainggolan e Vecino, giocatori in partenza, ma che non sono riusciti a trovare una sistemazione che avrebbe potuto regalare a Conte un esterno di fascia a sinistra – il nome desiderato era Marcos Alonso -. Un’altra sessione di mercato si è conclusa e da adesso si penserà solo ed esclusivamente al campo ed alle partite da affrontare. Un’organico promettente, ma con delle incognite, che dovrà affrontare tutte le competizioni nel migliore dei modi.


Dalla stessa categoria

Le prossime partite

La classifica

Condividi su