Hakimi, Darmian e l’ennesimo caso montato senza motivo

di Gianfranco Rotondo, pubblicato il: 30/11/2020

Durante la conferenza stampa odierna, Antonio Conte ha parlato di Achraf Hakimi, acquisto di punta del mercato estivo dell’Inter che, dopo le prime apparizioni molto convincenti, è andato poi a corrente alterna sulla sua fascia destra. Chi è riuscito ad imporsi in questo momento di appannamento dell’esterno marocchino è stato Matteo Darmian. Il difensore ex Torino e Manchester United, infatti, è stato ad oggi l’acquisto che più di tutti si è integrato al meglio nel gioco di Antonio Conte, dopo essere arrivato in sordina senza farsi mancare le critiche da parte di una buona fetta di tifosi.

Darmian è riuscito a zittire i suoi detrattori sfoderando prestazioni di sostanza ed equilibrio che, di sicuro, consegnano a Conte un’arma importante e, ad Hakimi, la possibilità di poter apprendere con calma quanto richiede l’allenatore e di ambientarsi nel nuovo contesto. Ma per molti le cose non stanno così, e la possibile esclusione dall’undici titolare di domani contro il Borussia Monchengladbach, ha fatto discutere parecchio. Si ricordi che, la passata stagione, l’Inter aveva a destra tre esterni: Candreva, D’Ambrosio e Moses. Il primo, uscito dai radar di Conte nel finale di stagione, il secondo che è stato importante in tante parte della stagione e, soprattutto, in Europa League, ed il terzo che ha avuto poco spazio. Ma si può tranquillamente dire che con Hakimi e Darmian la rosa nerazzurra abbia fatto un salto di qualità in quella porzione di campo. Sia chiaro, nessuno mette in dubbio la titolarità di Hakimi, che è e rimane l’interprete principale sulla fascia destra, ma in un momento in cui il rendimento non è dei migliori, è il caso di affidarsi a chi ha dimostrato di avere pochi fronzoli e tanta, tantissima sostanza come Darmian (che poi, non sappiamo ancora qual è la formazione ufficiale di domani, è tutto un discorso in via ipotetica, non bisogna bagnarsi prima che piova). L’eventuale esclusione dai titolari da parte dell’ex Borussia Dortmund non vorrebbe dire bocciarlo, anche perché se Hakimi fosse stato bocciato non sarebbe l’esterno in rosa con più minuti. L’allenatore lo ha voluto, la società ha fatto un investimento importante e tutti hanno sempre avuto attestati di stima nei confronti del giocatore. Tutti quanti sono coscienti dell’enormità del talento che è stato acquistato. Un giocatore che, nel suo ruolo, è tra i più forti al mondo.

Quindi, questa, sembra essere soltanto l’ultima, inutile e fastidiosa polemica sul nulla. Ora è il momento delle certezze che devono servire per raddrizzare una stagione che non è partita nel migliore dei modi e che, invece, deve portare dei risultati. E di sicuro, tra questi risultati, ci sarà la crescita di Hakimi ed il suo definitivo possesso della fascia destra.


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