Avversari per una notte: Conte e D’Aversa, una vittoria per due

di Gianfranco Rotondo, pubblicato il: 02/03/2021

Sfidanti giovedì, amici nella vita. Il rapporto tra Antonio Conte e Roberto D’Aversa va oltre quello strettamente calcistico e di campo. I due tecnici condividono un profondo legame che coinvolge anche le rispettive famiglie con vacanze e cene insieme. Ma dopodomani sera, nella sfida del Tardini, per novanta minuti questo verrà messo da parte.

Infatti, nella passate stagioni, Roberto D’Aversa è riuscito a scucire qualche punto all’amico Antonio, con il 2-2 a San Siro che ha frenato la corsa scudetto dei nerazzurri. Non solo, ma la vittoria per 1-2 avvenuta un girone dopo, è stata tra le più sofferte per la squadra nerazzurra.

Per questo Conte, come testimoniato nelle dichiarazioni post-Genoa, non si fida del Parma e di D’Aversa, ed è pronto a schierare tutti i migliori anche in diffida, dimostrando un enorme rispetto per i gialloblù ed il loro tecnico.

Ma da dove nasce questa stima reciproca? Bisogna risalire ai tempi di Siena, nella stagione 2005-2006, quando sulla panchina dei toscani sedeva Gigi Cagni ed il suo vice era un rampante tecnico pieno di grinta: Antonio Conte, per l’appunto. In campo, invece, sulla mediana dei bianconeri, il faro di riferimento era proprio Roberto D’Aversa. Da quell’anno, i due strinsero un’amicizia anche fuori dal terreno di gioco e che dura fino ad oggi.

Obiettivi di classifica diversi, ma ambizione comune: quella della vittoria. Una partita senza esclusione di colpi che dirà molto del cammino delle due squadra. Conte e D’Aversa: avversari-amici pronti a darsi battaglia.


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